REDAZIONE UMBRIA

"Non ci fu danno ai Comuni". Sui rifiuti la Corte dei Conti assolve Gesenu, Tsa e Gest

In primo grado era stato previsto un risarcimento di 25 milioni a carico di società ed ex dirigenti per mancati servizi. L’appello ribalta la sentenza .

"Non ci fu danno ai Comuni". Sui rifiuti la Corte dei Conti assolve Gesenu, Tsa e Gest

In primo grado era stato previsto un risarcimento di 25 milioni a carico di società ed ex dirigenti per mancati servizi. L’appello ribalta la sentenza .

Gesenu spa, Tsa spa e Gest srl, insieme a cinque dirigenti, sono state assolte in appello dalla Corte dei conti dall’accusa di danno erariale per oltre 25 milioni di euro. Danno conseguente, secondo le contestazioni della procura, a quei servizi di trattamento, smaltimento e recupero non effettuati o effettuati in maniera non conforme al contratto con i 24 Comuni dell’Ati 2, negli anni tra il 2010 e il 2015. La Corte dei Conti ha accolto gli appelli contro la decisione dei giudici contabili dell’Umbria che avevano condannato le società al maxi risarcimento come danno erariale per la mancata erogazione di servizi ai Comuni di quell’Ambito territoriale.

Dopo oltre un anno dalla prima sentenza, la magistratura contabile con la decisione numero 208 ha dato ragione alle tre società e ai loro (allora) dirigenti, accogliendo i loro appelli presentati – tra gli altri – dagli avvocati Chiara Lazzari, Mario Rampini, Francesco Falcinelli e Roberto Baldoni. Per quanto riguarda Tsa secondo la contestazione della Procura contabile, ora decaduta con il recente pronunciamento d’appello, la società non avrebbe provveduto alla stabilizzazione della frazione organica dei rifiuti solidi urbani prima del loro conferimento alla discarica di Borgogiglione, saltando di fatto una delle prestazioni, invece, previste e corrisposte. Percependo, secondo quanto sostenuto dall’accusa, indebitamente un compenso da parte dei Comuni per un servizio non erogato. Da qui il danno a cui, in primo grado, anche Tsa era stata condannata al risarcimento. Contro la sentenza della Sezione Regionale per l’Umbria della Corte dei Conti, la società del Trasimeno, assistita dall’avvocato Roberto Baldoni, ha presentato il ricorso che adesso è stato accolto, insieme a quello di Gesenu, Gest e di tutti i dirigenti. Dal punto di vista della giustizia ordinaria, Tsa aveva già definito la sua posizione patteggiando il pagamento di una sanzione amministrativa e corrispondendo il risarcimento del danno ai Comuni dell’Ati 2. "Accogliamo con grande soddisfazione la decisione dei giudici. Decisione che mette la parola fine a una vicenda lunga e dolorosa per l’azienda e per la comunità. Con la definizione del procedimento anche di fronte alla giustizia contabile, possiamo guardare con ancora maggiore slancio alle prossime sfide che ci attendono". Così il cda della Trasimeno servizi ambientali. La maxi inchiesta che ha portato al filone del procedimento contabile aveva visto finire nel mirino la gestione di alcune discariche e del trattamento dei rifiuti in Umbria, una vicenda nata dall’inchiesta della Procura della Repubblica di Perugia che aveva portato al sequestro di beni per 27 milioni.