Non avrebbe dovuto avvicinarsi ai suoi genitori. Neanche per riprendere degli oggetti personali. E, invece, stando al braccialetto elettronico che ha inviato una segnalazione alla sala operativa della questura, non lo ha fatto. Per questo, un 36enne è stato arrestato.
L’indagato era già stato raggiunto da un’ordinanza che disponeva il divieto di avvicinamento ai genitori, oltre ai luoghi da loro abitualmente frequentati, con la prescrizione di mantenere una distanza di 500 metri, emessa dal gip del Tribunale di Perugia lo scorso 16 maggio, e sottoposto, appunto, al braccialetto elettronico.
Sono stati gli agenti che, durante il servizio di controllo del territorio, allertati dalla sala operativa per un allerta, si sono messi alla ricerca del 36enne che, poco dopo, hanno rintracciato in una tabaccheria di Corciano. Sentito l’uomo sul perché il braccialetto elettronico fosse entrato in funzione, l’uomo ha confermato di aver incontrato la madre per rientrare in possesso di alcuni oggetti personali.
Accompagnato in questura, il 36enne è stato poi arrestato e, su disposizione del pubblico ministero, trattenuto agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza per direttissima con il quale il giudice per le indagini preliminari ha convalidato il provvedimento, disponendo l’applicazione della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, in aggiunta al divieto di avvicinamento che era già in essere.