Si chiama “Resilienza intergenerazionale: nuove opportunità per crescere insieme nella fase post Covid 19”. E’ il progetto presentato da Auser Umbria, Anteas e Ancescao, presenti tra gli altri Tiziana Ciabucchi (Auser), Massimo Braganti, direttore sanità e welfare della Regione Umbria e Domenico Pantaleo, della presidenza nazionale di Auser. "Lo scambio intergenerazionale che è alla base di questo progetto - ha osservato Pantaleo - può essere uno strumento potente per affrontare le difficoltà che la fase post-pandemica, nell’ottica di ridurre quelle disuguaglianze che il Covid ha amplificato. Da questo punto di vista quella che sta partendo in Umbria può essere un’esperienza pilota importante anche a livello nazionale". Il progetto è partito il 5 maggio con un finanziamento di 507.157 euro, di cui 458.077 con fondi dalla Regione Umbria Le attività che verranno realizzate nell’arco di dodici mesi permetteranno di promuovere l’accessibilità e la qualità dei servizi per la prima infanzia (fascia 3-6) attraverso la sperimentazione di nuove pratiche di apprendimento e la valorizzazione del ruolo dei nonni; favorire l’apprendimento scolastico e ridurre il rischio di abbandono e dispersione e offrire supporto ai minori (fascia 6-13) che vivono in nuclei familiari multiproblematici. Tra gli obiettivi, combattere il fenomeno del digital divide e fornire un supporto psicosociale a minorifamiglie ed anziani.
CronacaNonni e nipoti: diamoci una mano Opportunità per ’crescere’ insieme