
“Notte Barocca“, atmosfera da sogno Musica, danza e anche il Carnevale
di Alessandro Orfei
La città stasera è pronta ad immergersi nell’atmosfera della “Notte Barocca“. L’evento chiude come da tradizione “Segni Barocchi Festival“, l’appuntamento che accompagna dal 1981 la Quintana di settembre. La novità di quest’anno per la Notte Barocca, realizzata in collaborazione con l’Ente Giostra e con la Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, è la grande sinergia con le associazioni del territorio e il cambio di location. A differenza delle altre edizioni, inoltre, gli spettacoli si svolgeranno in piazza San Domenico. In prima linea c’è il Carnevale di Sant’Eraclio. Sarà proprio il sodalizio guidato da Fabio Bonifazi ad entrare in gioco per primo, alle 21.30 in piazza della Repubblica, poi in via Mazzini per confluire in piazza San Domenico con “La sacralità del Carnevale“. Alle 22.15 in piazza San Domenico arriveranno le “Fanfare barocche“, l’ensemble Girolamo Fratini composta da trombe naturali, timpani barocchi e organo cui si aggiungono altri strumenti, a seconda dei brani in programma fino a raggiungere un organico orchestrale. Alle 22.45, sempre in Piazza San Domenico, “Festa d’amore e d’allegrezza“ con balli e danze di corte del 1600 a cura di Claudia Celi con la partecipazione degli allievi del Laboratorio di Danza Barocca.
Alle 23.15 sarà la volta di “Le mani del vento“, una cosmogonia per la città di Foligno, a cura di Festi Group. Si tratta di un racconto della nascita del cosmo, visualizzato in illustrazioni di ascendenza barocca. Ispirati da questi temi, è stato progettato un racconto per immagini, uno spettacolo a cielo aperto che privilegia il linguaggio dei simboli e delle visioni. Grande evento dunque che suggella il conto alla rovescia verso l’ultima settimana della Giostra della Quintana di settembre. Domani sarà il giorno dei Battesimi rionali e poi proseguiranno i Gareggiare. Domani Morlupo, lunedì Contrastanga, martedì Cassero. Mercoledì sarà il giorno del concerto della Banda dell’Esercito alle 18 e della Parata, alle 21.30. Venerdì intanto la consegna del Premio giornalistico dedicato a Ariodante Picuti al direttore di Repubblica, Maurizio Molinari. Molinari, nel suo intervento, oltre a ringraziare per il riconoscimento ha rivelato le sue origini folignati. Sua nonna infatti aveva un negozio di tessuti e il direttore ha ricordato i racconti dei Canapé e del Corso.