Notte “brava“ di un 20enne terribile. Prima la rapina, poi i maltrattamenti

Aggredisce un coetaneo in un locale e, rientrato a casa, i genitori. Arrestato nel cortile con un coltello in mano

Notte “brava“ di un 20enne terribile. Prima la rapina, poi i maltrattamenti

Notte “brava“ di un 20enne terribile. Prima la rapina, poi i maltrattamenti

Prima ha rapinato un coetaneo colpendolo con un pugno al volto dopo avergli sottratto soldi e cellulare, poi una una volta tornato a casa ha ferito il,padre con una lampada e minacciato con un coltello i familiari, in un escalation di violenze da tempo rivolte ai genitori e alla sorella minorenne. Protagonista un ventenne ternano plurindagato ( a suo carico non risulterebbero precedenti ma ha molti procedimenti pendenti) che, come anticipato da La Nazione nei giorni scorsi, sabato mattina è stato arrestato dai carabinieri per maltrattamenti in famiglia e porto d’armi mentre, solo poche ore prima, nella serata del venerdi santo, era stato denunciato dalla polizia per rapina. I militari sono intervenuti in seguito alla richiesta d’intervento della madre che, insieme alla figlia, si era rifugiata in casa della vicina per sfuggire alle violenze del ventenne, legate alle continue richieste di denaro per la droga. All’arrivo della pattuglia il giovane si aggirava nel cortile della palazzina brandendo un grosso coltello da cucina. I genitori, esasperati dalla situazione vessatoria che secondo gli investigatori va avanti da più di un anno, hanno raccontato ai carabinieri che da tempo il figlio maltrattava l’intera famiglia, con comportamenti minacciosi e spesso violenti. Per almeno due volte il padre era stato costretto a farsi medicare in ospedale, in un’occasione anche per ferite d’arma da taglio. Il giovane è stato quindi arrestato nella flagranza del reato di maltrattamenti; provvedimento poi convalidato dal giudice alla presenza dell’avvocato difensore Francesco Mattiangeli.

Ma la scorribanda del ventenne, più che conosciuto dalle forze dell’ordine per la sua breve ma “intensa“ carriera criminale, era cominciata come detto qualche ora prima quando in un locale di Borgo Bovio aveva aggredito un coetaneo a scopo di rapina , sottraendogli soldi, cellulare e il giacchino che indossava. Lo aveva avvicinato a volte coperto, minacciandolo e costringendolo a seguirlo in una zona nascosta; poi si era fatto consegnare soldi e cellulare e quindi lo aveva colpito con un pugno al volto, prima di darsi alla fuga. Gli amici della vittima lo avevano però riconosciuto, essendo appunto noto, segnalandolo alle pattuglie della polizia intervenute sul posto. Rintracciato dagli agenti, per lui era scattata la denuncia. Infine era rientrato in casa, aggredendo i familiari.

Ste.Cin.