MICHELE NUCCI
Cronaca

Nuove regole sulle case popolari: "Colpo all’equità e alla sicurezza"

Umbria Civica e Lega criticano le modifiche proposte dalla Giunta regionale: "Folli teorie ideologiste"

Nilo Arcudi (Tesei Presidente - Umbria Civica) critica apertamente le scelte della Giunta regionale

Nilo Arcudi (Tesei Presidente - Umbria Civica) critica apertamente le scelte della Giunta regionale

E’ bagarre sulle nuove regole di accesso alle Case popolari. Le proposte dell’assessore regionale Fabio Barcaioli (vedi sopra), vengono apertamente contestate dal centrodestra. "Una scelta ingiusta che discrimina chi ha sempre rispettato le regole e vive nel territorio da anni": così il capogruppo regionale di Tesei presidente - Umbria civica, Nilo Arcudi, esprime la propria "forte preoccupazione per le recenti modifiche al regolamento delle case popolari proposte dall’assessore Barcaioli ed approvate dalla Giunta". "Le nuove norme - sostiene - penalizzano ingiustamente i cittadini che rispettano la legge, i residenti storici e chi da anni vive nel territorio, privilegiando invece criteri che rischiano di creare disparità e tensioni sociali". "Queste modifiche – dice Arcudi in una nota diffusa da Palazzo Cesaroni – rappresentano un affronto ai principi di equità e giustizia sociale che dovrebbero guidare le politiche abitative. Chi ha sempre rispettato le regole, chi risiede nel territorio da anni e chi ha contribuito alla crescita della comunità umbra si vedrà ora scavalcato da criteri che non tengono conto del merito e della storia delle persone. Le nuove norme, infatti, introducono parametri di accesso alle case popolari che rischiano di escludere proprio coloro che hanno dimostrato attaccamento al territorio e rispetto delle regole. Per il segretario della Lega Umbria Riccardo Augusto Marchetti "uno dei primi atti promossi dall’assessore Barcaioli e avallato dalla Giunta Proietti è stato di modificare i criteri di assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale sociale, cancellando quei principi di equità, legalità e sicurezza che la Lega e il centrodestra avevano istituito. La Lega non resterà in silenzio a guardare e continuerà a battersi affinché italiani e stranieri perbene, radicati da anni sul territorio, che lavorano e contribuiscono allo sviluppo della nostra terra, non vengono penalizzati da amministratori che antepongono folli teorie ideologiche al buonsenso".