Nuovo ospedale di Terni: "Opera necessaria ma con soldi pubblici"

I rappresentanti del Partito democratico bocciano il project financing: "Occorre mettere in campo capacità negoziale con il ministero e le altre istituzioni".

Nuovo ospedale di Terni: "Opera necessaria ma con soldi pubblici"

Il “Santa Maria“ di Terni

Il Partito democratico vuole un nuovo ospedale. A intervenire sull’argomento sono i consiglieri comunale ternani, Francesco Filipponi, Maria Grazia Proietti e Pierluigi Spinelli insieme al consigliere regionale Fabio Paparelli e a Riccardo Brugnetta coordinatore del forum sanità del Pd. "La realizzazione del nuovo ospedale di Terni – scrive il Pd ternano in una nota – è sicuramente necessario e significativo per il futuro della città e su cui si sono esercitate diverse ipotesi, a partire dagli improbabili project proposti da esponenti della giunta regionale". Quello dell’ospedale sarà uno dei temi caldi della prossima campagna elettorale e sarà una delle proposte programmatiche forti che il Pd ternano avanzerà per le prossime elezioni regionali. L’esigenza di un nuovo ospedale è emersa dopo la pandemia. "Fino alla crisi Covid, i governi regionali di centro sinistra – scrivono ancora i Dem – e le direzioni aziendali avevano assicurato investimenti per la messa a norma, la ristrutturazione e l’adeguamento tecnologico dell’attuale per oltre 70 milioni di euro, di cui una trentina ancora da spendere, a testimonianza di come sia complesso intervenire su una struttura in corso di funzionamento e su un’area molto edificata come Colle Obito e intasata dal traffico cittadino". Secondo il Partito democratico il nuovo ospedale deve essere realizzato con fondi pubblici, come fatto per tutti i nuovi ospedali regionali, a partire dal Polo unico di Perugia, perché appunto è giunto il tempo della Città di Terni.

"Per questo – si legge ancora nella nota – va messa in campo una capacità negoziale con il Ministero o con altre Istituzioni pubbliche abilitate (Inail) che non si è vista, che sicuramente non è stata un impegno prioritario della Giunta Tesei. Non condividiamo le ipotesi a base finanziaria proposte, come il Project Financing di cui dopo un paio di bocciature ancora si cerca di parlare, perché ipotesi costose, difficili da gestire, fortemente vincolate nei termini progettuali e contrattuali e soprattutto perché prive di partecipazione popolare alle scelte".