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Il ministro dell’Ambiente e la presidente della Regione
Nuovo stop della produzione nell’area a caldo di Arvedi Ast. La direzione aziendale ha comunicato alle rsu che una linea dell’ acciaieria fermerà il 20 febbraio alle 6 e ripartirà il 28 febbraio alle 22. L’attività dei due forni sarà alternata e non è prevista l’attivazione della cassa integrazione per i lavoratori. Durante la fermata il personale interessato potrà recarsi al lavoro o usufruire delle ferie. Da tempo l’azienda ricorre a fermate più o meno brevi, al termine del mese, a fronte di scarichi produttivi. E si svolgerà proprio davanti ai cancelli di Ast il presidio regionale di Fim, Fiom e Uilm, dalle 8.30 alle 9.30 di domani, nell’ambito della mobilitazione nazionale indetta dai sindacati dei metalmeccanici per il rinnovo del contratto nazionale. Intanto la a questione Ast è stata al centro dell’incontro a Roma tra la presidente della Regione, Stefania Proietti e il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin.
"L’incontro si è concentrato in particolare sul tema del costo dell’energia per l’azienda siderurgica in rapporto a quanto spendono i competitor dell’acciaio a livello internazionale e che è, come dichiarato dalla stessa Ast, ostativo per la firma dell’accordo di programma la cui stesura, come hanno dichiarato al ministero, risale addirittura al 2019 – fa sapere la Regione – . Con il ministro e i tecnici del dicastero la presidente, oltre ad illustrare la posizione presa dalla Giunta in merito alle concessioni idroelettriche (alla scadenza la Regione intende mantenere per sé e per le aziende energivore umbre una consistente quota parte di energia prodotta dagli impianti idroelettrici ternani) ha posto sul tavolo altre due ipotesi tecniche per abbattere i costi dell’energia che, negli ultimi due mesi, hanno subito una significativa impennata. A proposito del prezzo agevolato dell’energia, che è incredibilmente innalzato in poche settimane per imprese e famiglie, il ministro ha informato che il Governo sta improntando un decreto ad hoc e se questo provvedimento andrà in porto anche la situazione dell’Ast ne gioverebbe". "Le sorti dell’azienda ternana - così Proietti - sono priorità della nostra azione politica. La Regione sta facendo la sua parte e intende farla fino in fondo, ma potrà esercitare le prerogative sulla concessione solo dal 2029, mentre per riprendere prima possibile la produzione nel reparto a caldo occorre un’azione immediata ed incisiva sull’energia ma anche la piena disponibilità della proprietà e dell’azienda a mantenere le promesse".
Ste.Cin.