Nutrire l’anima: il cibo è arte e anche ’incontro’

A Assisi, la summer school dell'Università di Perugia esplora il cibo come arte e strumento di dialogo interculturale e interreligioso. Il corso interdisciplinare culminerà in un convegno internazionale sull'etica alimentare.

Nutrire l’anima:  il cibo è arte e anche ’incontro’

A Assisi, la summer school dell'Università di Perugia esplora il cibo come arte e strumento di dialogo interculturale e interreligioso. Il corso interdisciplinare culminerà in un convegno internazionale sull'etica alimentare.

ASSISI - Palazzo Bernabei (foto), sede dei corsi dell’Università degli Studi di Perugia, ospita la summer school "Nutrire l’anima: il cibo come spazio d’arte e luogo di incontro tra culture e religioni". La scadenza per le domande di ammissione, da presentare esclusivamente online, sono le ore 13 del 21 agosto 2024.

Si tratta di un’iniziativa del Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione dell’Ateneo perugino, in collaborazione con "Fratello cibo". Una tematica innovativa per l’ambito accademico che, per la prima volta, propone un corso dedicato all’esplorazione del cibo non solo come elemento nutritivo, ma anche come veicolo di espressione artistica e dialogo interculturale e interreligioso. Il corso intende promuovere una riflessione sul cibo quale luogo di incontro e dialogo tra religioni e culture, con particolare attenzione al valore relazionale delle forme di convivialità che vi sono connesse. Il percorso formativo, dal carattere filosofico, assume una prospettiva interdisciplinare sul tema, proponendo un dialogo tra ambiti differenti quali quello storico, antropologico, psicologico, artistico.

Fornisce competenze relative all’evoluzione culturale del significato del cibo, della sua rappresentazione e dei luoghi di convivialità quali spazi di incontro tra religioni, sviluppando una riflessione che dal mondo antico giunge fino all’epoca contemporanea. I principali nodi tematici trattati riguarderanno le implicazioni di carattere religioso, antropologico, psicologico e artistico. A conclusione del percorso formativo è in programma la realizzazione di un omonimo convegno internazionale che, ancora con un taglio interdisciplinare, si propone di indagare l’articolazione tra convivialità, arte e religioni, nonché il carattere etico del cibo.