REDAZIONE UMBRIA

Nuzzo vestito da cardinale. Bufera sul consigliere: "Non si gioca con i simboli"

L’opposizione attacca l’esponente del Movimento 5 Stelle, dopo la goliardata alla festa di nozze di amici. Pillon (Lega): "Gesto irrisorio e scandaloso" .

Vestito da cardinale e con la fascia tricolore sopra: bufera sul consigliere dei 5 Stelle Stefano Nuzzo

Vestito da cardinale e con la fascia tricolore sopra: bufera sul consigliere dei 5 Stelle Stefano Nuzzo

Vestito da cardinale e con la fascia tricolore (di plastica, acquistata in un negozio di abiti per carnevale), Stefano Nuzzo, consigliere del Movimento 5 stelle al Comune di Perugia, ha simulato di celebrare in un ristorante il matrimonio di una coppia di amici e una foto è stata postata da un’invitata. Ne è così nata una polemica sui social che ora però è stata ripresa anche dall’ex parlamentare della Lega Simone Pillon. Nonostante i chiarimenti e le scuse di Nuzzo - "si è trattato di un gesto goliardico durante il ricevimento privato concordato con gli sposi, una coppia di amici che avevo spostato una settimana prima in veste di pubblico ufficiale" - Pillon attacca.

"Il rispetto per la fede cristiana? Il rispetto per le istituzioni comunali? Il rispetto per il matrimonio? Da cattolico - ha scritto in una nota - trovo questo gesto di irrisione verso i vescovi semplicemente scandaloso. Come mai il prode consigliere non si è travestito da imam? Come mai non ha provato a irridere l’Islam? Cosa ne pensa Stefania Proietti, candidata alle elezioni regionali con l’appoggio proprio di questi signori a 5stelle?". Non si fa attendere la reazione dei gruppi di minoranza: "Stupiscono gli ostentati tratti di questa triste vicenda - scrivono ratelli d’Italia, Forza Italia, Perugia Civica, Progetto Perugia e Margherita Scoccia – e soprattutto il ricercato dileggio: della pubblica funzione di celebrante il matrimonio, del Tricolore che simboleggia lo Stato e le istituzioni e gli dà valore civile, del rito matrimoniale concordatario e della stessa religione. Così, con supponenza, anziché rappresentarle, si vilipendono le istituzioni e si scimmiotta un rito spurio sotto il volgare pretesto di un gioco. Ed è questo il punto politico: con le istituzioni e con i loro simboli non si gioca. Tanto più che il protagonista è un eletto del Movimento 5 Stelle, partito che usa fare del moralismo la propria bandiera. Quale moralità presiede a questa elaborata farsa? Quale senso delle istituzioni e della funzione pubblica? Cosa rispondono i rappresentanti comunali del M5S? Proprio lunedì, al consiglio comunale in Piazza del Bacio, il sindaco ha esordito ricordando “l’importanza del simbolico in cui siamo inseriti”. Ed ecco quale rispetto dei simboli alberga in una parte significativa della sua base consiliare".

Silvia Angelici