
"Oggi vi spieghiamo il nostro slang"
“Ehi bro”, leggi con noi! Ti portiamo nel nostro mondo, a prova di boomer ! Fatto di parole nuove, modi di dire ed espressioni tutte nostre. Stiamo parlando del gergo giovanile, ovviamente. Il linguaggio easy e speedy che usiamo per comunicare, senza troppe parole e senza farci sgamare. Killare, crashare, shoppare, “Ma che è sta mafia?”, “Questo è razzismo!” sono solo alcune delle tante espressioni gergali che usiamo. Le prendiamo da Fortnite e altri videogiochi che spaccano di brutto, dai social oppure sono solo NOSTRE ! Da quando Fortnite è esploso ci ha contagiati tutti. Da quel momento i suoi termini sono entrati nel nostro vocabolario da gamer e li abbiamo usati dovunque. Molti li abbiamo adattati. Così sono nati i verbi ibridi, metà inglesi e metà italiani, come jumpare (saltare), buildare (costruire), trollare (prendere in giro). Altre parole appartengono al gergo da social: friendzonare (essere in amicizia), unfolloware (smettere di seguire), likkare (mettere un like), ma non ci dispiace riprenderle anche dai dialetti: daje (dai), scialla (tranquillo), nu saccio ( non lo so), fratm ( fratello mio). Molte di più le inventiamo per sentirci amici e soprattutto più fresh. Ciccia per dire niente, sei storto per dire che hai sbagliato, la prof. è raschia coi voti per dire che non dà più di sei. E siccome siamo un po’ scarichi di parole ci piace abbreviare tutto: asp,cmq,grz,prg,vb,pk (aspetta, comunque, grazie, prego, va bene, perché). Proprio un bel linguaggio il nostro, non ti pare? Ne abbiamo parlato anche a scuola, durante le lezioni di Riflessioni sulla Lingua. Il compito per noi era quello di raccogliere tutte le parole del gergo che usavamo tra amici e di tradurle per realizzare un piccolo Dizionario. Quest’anno, poi, le abbiamo analizzate in classe per capire meglio come funziona il nostro linguaggio e ora eccoci qui a raccontarlo anche a te. Che cosa abbiamo capito? Beh, innanzitutto abbiamo visto che in un anno il nostro gergo era già cambiato e molte parole che spopolavano fino a ieri ora ci sembrano out. D’altronde la caratteristica principale del gergo è proprio la sua velocità. Un’altra cosa che ci è saltata subito agli occhi è l’Inglesizzazione della nostra Lingua e il rischio di conoscere meglio l’Inglese dell’Italiano.
L’Italiano è una lingua bellissima e ricca, che ci permette di dire tutto. Non è la stessa cosa, infatti, dire “timore”, “paura” o “panico”, così come dire a qualcuno: “Ti voglio bene”, “Ti amo” o “Ti adoro”… Nessun’altra Lingua è come la nostra e questo ci piace. Noi, però, pensiamo che non ci debbano essere limiti alla creatività e che in fondo, da sempre, la nostra Lingua prende in prestito dalle altre e si rinnova, senza sparire.