Castelli e antiche dimore sulle colline dell’Umbria hanno attirato da tempo l’interesse degli oligarchi russi. Nel “cuore verde d’Italia” hanno fatto consistenti investimenti sia Evgeny Lebedev, che Andrei Yakunin, entrambi figli di ex militari del Kgb molto vicini a Putin. Il primo è proprietario del castello di Procopio (situato sopra al paesino di Migiana sul Monte Tezio), una dimora privata dove Lebedev ha ospitato noti personaggi britannici a cominciare da Boris Johnson all’epoca in cui era segretario agli affari esteri e del Commonwealth del Governo May.
Il giovane Lebedev, 41 anni, nato a Mosca ma vive spesso a Londra, è anche proprietario di Palazzo Terranova, esclusivissima struttura ricettiva a Roni in Altotevere (oggi divenuta privata) in cui la privacy degli ospiti era protetta da personale solo straniero e, pare, con contratto di lavoro in cui ci si impegnava a non rivelare nulla circa il Resort. Evgeny è figlio di Aleksandr Evgen’evič Lebedev, ex tenente colonnello del Kgb, che è stato socio del quotidiano russo Novaya Gazeta e, con il figlio Evgeny, anche di due giornali britannici: l’Evening Standard e The Independent. Per la cronaca, nel 2020 Evgeny Lebedev è diventato anche membro della Camera dei Lord del Regno Unito.
Andrei Yakunin invece, figlio di Vladimir Yakunin, ex generale del Kgb, ex banchiere ed ex presidente delle ferrovie russe, ha acquistato Antognolla destinato a diventare un Resort lussuosissimo. A finanziare i lavori il Fondo Viy Management, locato a Bruxelles, con uffici a Londra. A illustrare alla stampa il faraonico progetto che, una volta ultimato sarà gestito dall’operatore Six Senses Hotel Resort Spas e darà lavoro a 300 impiegati diretti e a oltre 600 addizionali, è stato nell’ottobre scorso a Perugia Yakunin in persona. La somma totale dell’investimento non è stata rivelata, ma guardando all’insieme del complesso ci si può fare un’idea: 109 camere di lusso e 77 villette dislocate lungo tutta la tenuta che aprirà, questo almeno l’annuncio, nel 2024 (rumors parlano di oltre 100 milioni di euro). Curiosità, nel campo da golf a 18 buche vicinissimo peraltro alle proprietà di Lebedev, ha giocato (ma non è mai stato socio del circolo) anche l’attuale premier Mario Draghi quando era ancora a capo della Bce. Draghi, che ha il suo buen retiro a Città della Pieve, manca però dai green di Antognolla dal 2018.
L’interesse e la presenza degli oligarchi russi in Umbria è entrata comunque in un’informativa dei Servizi segreti italiani, e ha finito con l’ispirare un libro-inchiesta edito da Laterza: “Oligarchi. Come gli amici di Putin stanno comprando l’Italia“ scritto da due giornalisti de La Stampa, Jacopo Iacoboni e Gianluca Paolucci. "L’idea – spiega Paolucci a La Nazione –, è scaturita dopo alcuni articoli scritti per il giornale e dopo aver appreso dell’informativa dei Servizi italiani in cui si evidenziava come tra Umbria e Toscana ci fosse una sorta di ’centrale’ per l’influenza degli interessi russi in Italia. E singolare da subito ci è sembrato – continua Paolucci che a La Stampa è approdato dopo aver lavorato alla Reuters e che si occupa proprio di Economia e Finanza –, che ci fossero signori come Lebedev e Yakunin a pochi chilomentri l’uno dall’altro in Umbria. Di lì il lavoro di ricerca durato oltre un anno e pubblicato poi nell’ottobre del 2021 nel saggio-inchiesta".
Donatella Miliani