Daniele Cervino
Cronaca

Verso le Olimpiadi di Parigi. Santarelli, stoccate per l’Umbria "Coraggio e fatica"

Lo spadista folignate è alla sua terza partecipazione e punta alla medaglia: "Porto la mia terra nel cuore"

Andrea Santarelli

Andrea Santarelli

Perugia, 18 luglio 2024 - Non c’è due senza tre. Argento a Rio 2016 e oro mondiale in carica a squadre, Andrea Santarelli è in partenza, direzione Parigi. Sarà la terza Olimpiade per lo spadista, 31 anni, che salirà in aereo a Milano il 25 luglio con la squadra Azzurra. Nato a Foligno, è sempre rimasto legato alla sua terra. E la sua terra è pronta a tifare per lui. "Sono pronto, darò il massimo per tutto il mio gruppo", dice. Il debutto nella gara individuale è in programma il 28 luglio, poi il 2 agosto sarà in pedana per la prova a squadre.

Santarelli, come procede la preparazione?

"E’ iniziato l’avvicinamento fisico e psicologico alle gare. In queste manifestazioni bisogna avere coraggio e lo si acquisisce stoccata dopo staccata, allenamento dopo allenamento. Sei lì, davanti a te stesso, e affronti le tue paure ed è quello che ti serve per poi tirar fuori la determinazione giusta per non arrendersi mai".

Un ritorno. Quali differenze con le altre Olimpiadi?

"La prima volta è indimenticabile. Il Villaggio Olimpico è un luogo dove tutte le barriere sociali si abbattono completamente. Crollano. Siamo abituati a vedere differenze, discriminazioni. Lì si azzera tutto ed è stupendo. Ogni Olimpiadi è diversa. Il percorso fatto a Rio, ad esemoio, è stato importante. Ci siamo sollevati da una situazione tragica: in quel momento eravamo tredicesimi nel ranking. Abbiamo costruito un cammino di rinascita, da zero fino alla conquista dell’argento a squadre. A Tokyo invece ci fu lo stop per Covid, in un momento in cui ero molto in forma. Ma dico la verità: non ero mentalmente pronto".

Nella spada maschile sarà in pedana con Davide Di Veroli, Federico Vismara. E nella gara a squadre si unirà Gabriele Cimini, ricomponendo il quartetto d’oro al Mondiale di Milano.

"Ci siamo allenati con tanti acciacchi. Abbiamo avuto piccoli e grandi infortuni, ma ci siamo ritrovati. E’ un quartetto che ha trovato un’unione, ha vinto l’Europeo nel 2022, nel 2023 poi si è ricompattato. Sono molto contento dei miei compagni di squadra".

Vittorie, ma anche solidarietà con «Una stoccata per l’Umbria ». Di cosa si tratta?

"Il progetto è stato realizzato in collaborazione con UmbraGroup, che ringrazio molto. Loro, che sono una super potenza, hanno scelto di seguirmi già prima di vincere una medaglia e mi hanno insegnato molto. Hanno creduto in me, al di là del risultato. Abbiamo sostenuto delle associazioni, donando un euro ad ogni mia stoccata messa a segno".

Santarelli, un consiglio ai giovani che sognano un giorno di arrivare ai Giochi.

"Ognuno deve creare il proprio percorso, con passione e fatica. Ho imparato negli anni che il voler vincere fine a se stesso non basta. E’ riduttivo. Bisogna trovare dentro di sè una motivazione profonda. All’inizio della mia carriera mi muoveva la voglia di rivalsa verso un mondo che a tratti sentivo ostile. Perché come schermidore io sono un po’ particolare e venivo accusato di avere uno stile che non sarebbe potuto arrivare. Quando invece ce l’ho fatta ho avuto una ricaduta perché non avevo più il mio nemico numero uno. Non potevo più combattere contro nessuno. E da lì è cominciato un nuovo percorso, un cambiamento, per cercare una motivazione vera e concreta: e l’ho trovata nel combattere per le persone alle quali tengo e che fanno parte del mio team. Questo è il valore più importante. Mi piace fare scherma e quando salgo in pedana, porto al mio fianco il lavoro che svolgo ogni giorno con tutto lo staff. E non posso fallire".

Foligno, e tutta l’Umbria, tifa per lei.

"Lo spero tanto. C’è anche un po’ di Quintana nel mio sport e mi farebbe davvero piacere se i miei concittadini mi sostenessero". Fino all’ultima stoccata.