REDAZIONE UMBRIA

Olio d’oliva . Buona qualità ma bassa resa

La produzione di olio in Umbria si riprende dopo il calo del 2020, con previsioni di una campagna olivicola soddisfacente e di buona qualità, grazie al clima favorevole e alla bassa presenza di parassiti.

La produzione di olio in Umbria si riprende dopo il calo del 2020, con previsioni di una campagna olivicola soddisfacente e di buona qualità, grazie al clima favorevole e alla bassa presenza di parassiti.

La produzione di olio in Umbria si riprende dopo il calo del 2020, con previsioni di una campagna olivicola soddisfacente e di buona qualità, grazie al clima favorevole e alla bassa presenza di parassiti.

La produzione di olio in Umbria si avvia registrare valori vicino alla norma in netta ripresa quindi rispetto al calo dello scorso anno di oltre il 50% rispetto alle medie. È quanto afferma con soddisfazione Giulio Mannelli, presidente Aprol Umbria e Vicepresidente Coldiretti Perugia, ricordando come la campagna olivicola in corso, si attesterà molto probabilmente su una produzione soddisfacente, in controtendenza alle stime nazionali (-32%), con una qualità prevista a buoni livelli, seppur con rese ancora non elevate. Se nella scorsa annata il clima aveva condizionato pesantemente la raccolta - spiega Mannelli - questa campagna non ha registrato difficoltà significative nell’allegagione delle piante, che non presentano neanche particolari problemi per quanto riguarda gli attacchi di mosca olearia. Come Aprol ne abbiamo monitorato l’andamento in tutta l’Umbria, riscontrando che, grazie al caldo estivo, l’attacco è rimasto molto basso e in alcune realtà inesistente". In Umbria, secondo elaborazioni Coldiretti, si trovano quasi 7,5 milioni di piante di olivo che coprono circa 30.000 ettari e permettono di produrre mediamente circa 65.000 quintali di olio l’anno.