PERUGIA - La Cabina sisma, presieduta dal Commissario alla riparazione e ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli, ha approvato l’ordinanza che finanzia, tra gli altri, 34 interventi per la viabilità dell’Umbria con un investimento complessivo di 21,8 milioni, di cui 17,3 finanziati dalla Struttura commissariale. I Comuni interessati sono Assisi, Campello sul Clitunno, Cascia, Cerreto di Spoleto, Citerna, Ferentillo, Giano dell’Umbria, Monteleone di Spoleto, Norcia, Preci, Vallo di Nera. Si tratta del completamento della cosiddetta "Priorità 4" del programma Anas che si occupa delle strade con danni da sisma.
"Per scongiurare l’isolamento e non continuare a subire passivamente lo spopolamento dell’Appennino centrale la viabilità è certamente uno strumento fondamentale. Le nostre comunità devono poter essere connesse anche dalle strade, e specialmente nelle aree interne sappiamo quanto sono importanti le strade comunali e provinciali – commenta il Commissario Castelli -. Ringrazio la Regione, con cui abbiamo condiviso la decisione in Cabina sisma, l’Usr e l’Anas che è sul fronte della riparazione delle strade dall’indomani del terremoto. Un ringraziamento anche al Mimit per l’attenzione concreta alle esigenze delle comunità del cratere".
"È un risultato importantissimo e per nulla scontato – afferma la presidente della Regione, Stefania Proietti - che permetterà di portare a termine il quarto stralcio del Piano strade sisma 2016, molto atteso da tante nostre comunità, in particolare delle aree interne e montane e non solo nel cratere sismico. Un risultato non scontato in quanto l’aumento congiunturale dei prezzi aveva precluso la conclusione dei progetti, peraltro allo stato esecutivo, se non ci fosse stato l’impegno del commissario Castelli, e della struttura commissariale, che è riuscito a individuare il finanziamento aggiuntivo. Solo in Umbria arriveranno risorse per oltre 21 milioni per la messa in sicurezza e il miglioramento della nostra viabilità; questi interventi permetteranno di migliorare i collegamenti viari soprattutto in zone interne e montane e di collegamento con le aree del cratere, contribuendo a ridurne l’isolamento".