
La commemorazione di Emanuele Petri, poliziotto ucciso in servizio dalle Br il 2 marzo del 2003
A darsi appuntamento al Santuario di Mongiovino, nel pomeriggio di venerdì, sono state le massime autorità civili e militari per manifestare vicinanza ai familiari di Emanuele Petri, a partire dalla moglie, l’amata Alma. L’evento è stato organizzato dall’Anps di Perugia, in collaborazione con la Polizia di Stato, la Pro Loco di Tavernelle e il patrocinio della Provincia di Perugia e delle amministrazioni comunali del Trasimeno, prima tra tutte quella di Panicale che ha ospitato l’evento, con la partecipazione della vicesindaca Anna Buso.
Per il secondo anno il Santuario ha fatto da cornice alla memoria dell’indimenticato poliziotto rimasto vittima delle Br. Con uno spettacolo in musica e parole, liberamente tratto dal testo realizzato da Cinzia Corneli. A tradurre in musica e parole i passaggi salienti del testo di Corneli, che ha firmato anche la regia dello stesso spettacolo, il Coro Polifonico di Fontignano, con il tenore Luca Calzoni; il baritono Riccardo Forcignanò; Andrean Zarcov al pianoforte e il direttore Federica Agostinelli. Il risultato è stato un insolito ritratto di Emanuele, la cui esistenza è stata esemplare sia nell’espletamento del lavoro che nella vita privata.
Una esistenza sacrificata in nome del senso del dovere e della fedeltà alla propria divisa, ma contraddistinta anche da profondi sentimenti di amore e disponibilità verso i bisogni dell’altro che ancora vivono nei ricordi dei suoi amici e colleghi. Un delicato omaggio dunque all’uomo, prima ancora che al poliziotto Medaglia d’oro al valor civile. Attraverso fugaci incursioni nella sua vita privata, con riferimenti in particolar modo ai legami profondi con l’amico Lucio e l’amata Alma, è stato tracciato il ritratto di un uomo che non ha esitato nel compiere il proprio dovere nemmeno quando si è trovato di fronte a due tra i più pericolosi terroristi delle nuove brigate rosse.
All’evento della Polizia di Stato hanno preso parte tra gli altri il questore Dario Sallustio e gli allievi viceispettori della Scuola di Spoleto. "Questo spettacolo vuole andare aldilà della commemorazione – ha sostenuto l’autrice Corneli a chiusura della giornata – in quanto mostra l’uomo oltre la divisa e mette in luce i valori umani più autentici". Tra gli ospiti intervenuti alla manifestazione anche Luca Poeta, del Gruppo sportivo Fiamme Oro della polizia.