FOLIGNO Settimana decisiva, la prossima, per scoprire il movente dell’omicidio di Salvatore Postiglione, il muratore ucciso a coltellate lo scorso 7 novembre. Il 17enne che è stato fermato perché incastrato dalle telecamere di videosorveglianza e dai vestiti sporchi di sangue trovatigli a casa, non è ancora in grado di rispondere all’interrogatorio di garanzia che, a quanto pare, non è stato ancora fissato. Gli avvocati Samuele Ferocino e Ilario Taddei lo hanno incontrato martedì, in un colloquio che non è servito a sbloccare la situazione. Il ragazzo non ha collaborato, complici le sue condizioni di salute, e non ha fornito alcun elemento che potesse aiutare a ricostruire la situazione. La prossima settimana, salvo cambiamenti dell’ultimo minuto, si terrà un nuovo incontro, con l’auspicio che possa essere risolutivo. Se le condizioni del ragazzo miglioreranno, si potrà anche fissare l’interrogatorio di garanzia, che è stato rimandato qualche giorno fa. Le attività d’indagine della Procura presso il Tribunale dei Minori, coordinate da Flaminio Monteleone, vanno avanti con l’ausilio della polizia. Saranno importanti, senza dubbio, anche i dettagli che emergeranno dall’analisi dei telefoni sia del ragazzo fermato che della vittima, per verificare se dalle chat possa emergere qualche elemento in grado di aiutare nella conferma del quadro che gli inquirenti stanno ricostruendo.
Cronacaomicidio del muratore