ALESSANDRO ORFEI
Cronaca

Omicidio del muratore. Il 17enne davanti al giudice. C’è l’udienza di convalida

Fissata l’autopsia sul corpo di Postiglione: dall’esame si attendono risposte che aiutino a ricostruire la dinamica dell’“agguato“. Il movente del delitto cercato nella sfera personale.

Omicidio del muratore. Il 17enne davanti al giudice. C’è l’udienza di convalida

Il luogo del delitto. (Foto Preziotti)

Giornata cruciale nel caso dell’omicidio di Salvatore Postiglione, il muratore 56enne ucciso a coltellate giovedì scorso in un parcheggio de La Paciana. In mattinata si terrà l’udienza di convalida del fermo del 17enne indagato, trovato con le scarpe insanguinate e riconosciuto dalle telecamere di videosorveglianza del Residence La Louviere. Il ragazzo è ancora in ospedale, dopo i gesti di autolesionismo. E sempre oggi si terrà l’autopsia sul corpo di Postiglione. Il procuratore del Tribunale dei Minori, Flaminio Monteleone, ha incaricato i medici legali Sara Riccioni ed Eleonora Mezzetti. L’esame autoptico, nel primo pomeriggio, sarà utile per ricostruire la dinamica dell’aggressione. Disposta una tac per verificare l’esistenza di fratture. La famiglia di Postiglione ha nominato, come legale, l’avvocato Alberto Maria Onori. Da Onori l’incarico al Sergio Scalise Pantuso per la partecipazione all’autopsia, come perito di parte. Le indagini sono condotte dalla Squadra mobile di Perugia e dal Commissariato di Foligno, coordinato dal vicequestore Adriano Felici e si stanno concentrando sul rapporto tra Salvatore Postiglione e il minorenne fermato. I due, probabilmente, avevano lavorato insieme ma non per la stessa azienda. Gli inquirenti sono alla ricerca del movente che ha spinto il giovane a un gesto di tale violenza e premeditazione: si tratterebbe di un fatto attienente alla sfera personale. I capi d’imputazione di cui il 17enne deve rispondere sono omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e porto e detenzione ingiustificata di oggetti atti a offendere. Proseguono parallelamente anche gli esami sui cellulari della vittima e del fermato e anche da lì potrebbero arrivare delle risposte.