BARBARA FRASCONI
Cronaca

Omicidio della discoteca. Una spallata scatena lo scontro selvaggio. Pregiudicato in carcere

I carabinieri hanno ricostruito i particolari della morte di Joel Ramírez. Si è costituito in Umbria il dominicano Braulio Martínez. Parla l’avvocato.

Omicidio della discoteca. Una spallata scatena lo scontro selvaggio. Pregiudicato in carcere

Omicidio della discoteca. Una spallata scatena lo scontro selvaggio. Pregiudicato in carcere

È stato trovato l’uomo che ha ucciso Joel Ramírez Seipo domenica 1° ottobre all’esterno di un locale di Terranuova.

Si chiama Braulio Pavel Martínez Mesa ha 33 anni e vive a Ellera di Corciano, in provincia di Perugia con la compagna e i figli. È anche lui dominicano come la vittima. Lo hanno arrestato con l’accusa di omicidio volontario e rissa in concorso.

Sarebbe dovuta essere una serata di divertimento alla discoteca El Ángel dove in tanti si erano ritrovati per un concerto. La festa è andata avanti fino alle 2.30 circa momento in cui la star dominicana ha concluso la sua esibizione. Poco dopo forse per un urto involontario a un tavolo e la probabile caduta di un bicchiere o una spallata tra due persone ha innescato dapprima delle scaramucce, tra un uomo e una donna, poi sono intercorse parole grosse. La situazione è così diventata una lite tra opposte fazioni composte dai rispettivi amici, 25 i coinvolti: sudamericani del Valdarno e quelli arrivati dal Perugino. Quindi mentre il tempo passa, la lite prende un altro aspetto: donne contro donne e uomini contro uomini. Il clou all’alba quando la security lascia il locale. A quel punto iniziano a volare bicchieri, sgabelli e bottiglie e c’è chi tira fuori anche una pistola a salve a scopo intimidatorio.

È quasi l’alba. Due uomini escono dal retro del locale entrambi vestiti con jeans e maglia nera e poi anche un terzo. Le telecamere inquadrano parte della zona dove avviene l’omicidio. I primi due hanno in mano un bastone e un narghilè. Il terzo uomo è Joel con uno sgabello tra le mani che qualcuno dei suoi amici cerca di trattenere per impedirgli di scagliarlo contro gli avversari. Ma è troppo tardi. È l’inferno. Il narghilè viene lanciato contro Joel da due metri circa e l’ampolla a forma di teschio si sarebbe infranta nell’impatto con il suo corpo. La parte superiore scheggiata come hanno ricostruito gli inquirenti ha reciso la giugulare, procurandongli un’emorragia letale. Otto i feriti. Tre gli indagati. Ieri Martínez Mesa è stato interrogato dal gip Claudio Lara alla presenza del pm Francesca Eva.

"Il mio assistito si è reso disponibile a collaborare e ha risposto a tutte le domande" ha detto l’avvocato Francesco Areni.