Daniele Minni
Cronaca

Ucciso a 28 anni con una coltellata, l’omicidio dopo una lite a Spoleto. L’assassino è un amico: arrestato

L a vittima è Stefano Bartoli, disoccupato già noto alle forze dell’ordine: fatale il fendente all’addome. In carcere Erjon Behari, 42 anni: era in libertà vigilata. L’omicidio a Casette

Spoleto (Perugia), 22 luglio 2024 – Accoltellato in strada da un conoscente, fugge, chiede aiuto, ma muore dopo essere stato soccorso dai sanitari del 118. L’omicidio è avvenuto sabato sera, a Spoleto, poco prima delle 21. A perdere la vita Stefano Bartoli, 28 anni, disoccupato spoletino, noto alle forze dell’ordine, colpito all’addome con un coltello da cucina. I fatti si sono verificati in via II Giugno, nel quartiere Casette: il ragazzo ferito ha tentato di fuggire dal suo aggressore e, insanguinato, ha chiesto aiuto a una donna. Sul posto, insieme all’ambulanza, sono intervenuti i Carabinieri della compagnia di Spoleto. La corsa in ospedale a poco è servita perché il 28enne, già in gravissime condizioni, è deceduto. L’accoltellamento è avvenuto lungo la stessa via dove gli inquirenti, in breve tempo, hanno individuato un uomo albanese di 42 anni, che vive proprio lì a poche decine di metri, insieme alla madre pensionata.

I rilievi dei carabinieri e nel riquadro la vittima, Stefano Bartoli
I rilievi dei carabinieri e nel riquadro la vittima, Stefano Bartoli

Il presunto assassino, Erjon Behari, pregiudicato e sottoposto alla misura di sicurezza della libertà vigilata, perché ritenuto socialmente pericoloso, era in casa, è stato portato in caserma ed è stato interrogato dai militari, coordinati dal capitano Teresa Messore, poi è stato arrestato per il reato di omicidio volontario e ora è recluso nel carcere di Spoleto. Secondo gli inquirenti, l’arresto di Behari è avvenuto "all’esito dell’acquisizione di gravi, univoci e concordanti elementi indiziari".

I carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche del Reparto Operativo di Perugia hanno effettuato un sopralluogo nell’abitazione ed hanno sequestrato il coltello, ritenuto l’arma del delitto, con "accertamenti tecnici irripetibili, avviati sin dalle prime fasi conseguenti all’evento". Un omicidio consumato in un ambiente degradato su cui dovrà far luce la Procura della repubblica di Spoleto, coordinata dal procuratore capo Claudio Cicchella, che ha aperto un fascicolo d’indagine. Sia la vittima, sia il presunto assassino, erano già ben noti alle forze dell’ordine anche per fatti avvenuti di recente al vaglio degli inquirenti. Entrambi infatti si sarebbero resi protagonisti di una raffica di furti in bar ed in altre attività commerciali della città. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, basata anche sui precedenti, vittima e presunto assassino frequentavano da tempo la zona di piazza della Vittoria, un’area di Spoleto molto centrale ma che è alle prese con una situazione di degrado e di emergenza per l’ordine pubblico.