“Stop aggressioni, la violenza non prende il treno“ è lo slogan della campagna promossa dai sindacati dei trasporti locali e nazionali Filt Cgil (Laura Patarini) , Fit-Cisl (Fabio Ciancabilla), Uiltrasporti (Sergio Lombardi) , Ugl Ferrovieri, Fast FerroVie (Juri Marini) e Orsa (Luca Taradei) , riuniti ieri di fronte alla stazione per sensibilizzare sul tema della violenza subita dal personale ferroviario e di front-line dei trasporti. Fenomeno in Umbria limitato solo perché il personale evita di presentare denuncia. In tutte le imprese ferroviarie italiane nel 2024 sono stati registrati oltre 800 episodi violenti ai danni del personale "senza contare le minacce, gli sputi e gli insulti, che spesso sfuggono alle statistiche". "Aggressioni che rappresentano un serio problema sociale, del quale lo Stato e le istituzioni devono farsi carico" continuano i sindacati. "Necessario sensibilizzare e coinvolgere – spiega Fabio Ciancabilla – le istituzioni, la Prefettura, ad intervenire concretamente garantendo nelle stazioni ferroviarie maggiore presenza delle forze dell’ordine e della polizia ferroviaria. Soluzioni mirate al filtro e al controllo con l’installazione di tornelli di accesso e pene più pesanti per chi commette reati". "Questo tipo di violenza – ricorda Laura Patarini - ha assunto i contorni di una vera e propria emergenza lavorativa e sociale". "Aggressioni e non solo – racconta Stefano Trecchiodi, capotreno – perché capita di essere oggetto di minacce, sputi e insulti che spesso sfuggono alla statistiche. Episodi non sempre denunciati anche per la diversità delle normative a livello regionale".
C. Lu.