REDAZIONE UMBRIA

Ora è allarme vandalismi Parchi pubblici nel mirino Danni alla “Passeggiata“

Modificati gli orari di accesso ai giardini dell’ex Foresteria, in pieno centro "Colpite nella notte aree gioco e parti di valenza archeologico-storica".

Ora è allarme vandalismi Parchi pubblici nel mirino Danni alla “Passeggiata“

I vandalismi non risparmiano i parchi cittadini. Proprio per questioni di sicurezza e sorveglianza il Comune è costretto a rivedere gli orari di apertura dei giardini pubblici dell’ex Foresteria, l’area del Parco "Bruno Cagnoli". Un polmone verde in pieno centro, da cui si accede da via Primo Maggio, da Corso Tacito e da via Cassian Bon, che con ordinanza del sindaco Stefano Bandecchi, vede modificarsi gli orari di apertura e chiusura: 6.20 e 6.50 per le aperture estive e invernali; 22 e 21 per le rispettive chiusure. "Si sono evidenziati all’interno degli spazi verdi destinati a parchi e giardini – si legge nel provvedimento - , atti vandalici ripetuti nell’arco delle ore notturne, che vanno a colpire in particolare le zone ludiche, aree gioco, elementi arborei presenti, nonché anche parti di valenza archeologico-storico- culturale; alla luce di tali episodi sopra indicati, la Prefettura di Terni, convocava le forze dell’ordine presenti nel territorio comunale e i rappresentanti degli Enti interessati, per riunioni operative, al fine di disporre misure di contrasto e repressione per reati di vandalismo". Colpiti dai vandali anche i servizi igienici del parco della Passeggiata, riaperti recentemente dopo anni di chiusura. Lo denuncia in un post, corredato da foto, l’assessora all’ambiente Mascia Aniello.

"Alcune immagini dei bagni della Passeggiata – si legge -. Immagini che mi rattristano molto, perché a fronte di una grandissima parte della città che si sta mobilitando per ridare bellezza agli spazi comuni, c’è una esigua minoranza mossa dall’incomprensibile voglia di distruggere, deturpare, vandalizzare. Se chi si macchia di tali gesti crede di fare un torto all’Amministrazione, sbaglia di grosso. È l’intera città a rimetterci e, per colpa di pochi, pagano tutti. Ho già dato mandato agli uffici di provvedere al ripristino degli arredi distrutti, ma il danno vero non è materiale. È un’altra piccola ferita all’anima di una città già profondamente dilaniata".

Ste.Cin.