’Ora et labora’, con gusto e profumo "La bottega delle Monache" è stata riaperta in Borgo San Pietro

Dopo l’esperienza dell’orto a Bastia Umbra, l’attività delle benedettine si è ulteriormente ampliata, toccando Assisi. L’abbadessa: "E forse realizzeremo un microbirrificio direttamente gestito da noi".

’Ora et labora’, con gusto e profumo  "La bottega delle Monache"  è stata riaperta in Borgo San Pietro

’Ora et labora’, con gusto e profumo "La bottega delle Monache" è stata riaperta in Borgo San Pietro

Le monache benedettine di Sant’Anna di Bastia Umbra danno ulteriore slancio alla vocazione della Regola di San Benedetto sintetizzata dall’Ora et labora. E’stata riaperta ad Assisi, in Borgo San Pietro, "La bottega delle Monache" dove sono disponibili una serie di prodotti realizzate con materie prime prodotte dalle monache e nel rispetto di antiche ricette. Dopo l’esperienza dell’orto a Bastia Umbra, l’attività si è ulteriormente ampliata. "Sono presenti, nella bottega che abbiamo riaperto in questi giorni, prodotti quali la birra, realizzata con il malto che produciamo nei nostri terreni di Sassoferrato, l’olio con le olive raccolto sulle colline intorno ad Assisi, le composte di frutta – spiega Madre Noemi Scarpa, Abbadessa del Monastero -. E poi ancora la tisana, il miele, la cioccolata, i biscotti preparati secondo un nostro antico ricettario. Da parte nostra c’è grande attenzione affinché i prodotti realizzati da aziende con i nostri prodotti rispecchino i nostri valori. Fra le novità potrebbe essere la realizzazione di un microbirrificio direttamente gestito da noi".

Prodotti che recano nomi particolari (‘sobrietà fornacea’ per i biscotti, ‘nettare austero’ per il miele, ‘polpa incantevole’ per le composte, ‘estratto salubre di olive pregiate, ‘energia claustrale’ per la cioccolata) in questi giorni, sono anche presenti a Eurochocolate Spring, ai Giardini del Frontone, a Perugia. La casa madre di Bastia Umbra, dal quale dipendono i monasteri di Monte San Savino, di Cassino e uno nelle Filippine, ha puntato fortemente su queste attività partendo proprio dalla regola di San Benedetto. "Ci siamo rese conto – viene ancora evidenziato – che, tra le diverse attività, l’aspetto del lavoro, fondante il carisma benedettino, debba essere ripensato affinché ciascuna nostra comunità possa vivere in autonomia come dice San Benedetto nella regola". E così la giornata delle monache è scandita dai momenti di preghiera e meditazione ma anche da quelli agricoli, nei vari ambiti in cui le monache operano; in questi giorni, ad esempio, la potatura degli olivi. Regola di San Benedetto dove fra l’altro è scritto: "L’ozio è nemico dell’anima, perciò i monaci devono dedicarsi al lavoro in determinate ore e in altre, pure prestabilite, allo studio della parola di Dio".

Maurizio Baglioni