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Il presidente Simone Fittuccia
"Non c’è dubbio che l’Umbria del turismo stia marciando bene, ma abbiamo obiettivi ambiziosi e sappiamo che la nostra regione ha ancora grandi potenzialità da esprimere pienamente. Per questo motivo, più che soffermarci sui risultati ottenuti credo che occorra riflettere su alcune criticità che i dati regionali non fanno che confermare". Dopo i numeri, la parola passa agli esperti. E qui è Simone Fittuccia – presidente di federalberghi-Confcommercio – a esaminare i dati del 2024 e soprattutto le prospettive.
"In primo piano c’è il tema del Trasimeno, territorio che sta vivendo una stagione non facile e che ha perso – dice Fittuccia – , rispetto allo scorso anno, il 2,2% degli arrivi e il 4,2% delle presenze dei turisti italiani. A farne le spese sono soprattutto le strutture alberghiere, che hanno visto calare le presenze degli italiani del 9,4%. Altre criticità nei territori del Folignate, Eugubino, Perugino sempre per il settore alberghiero, e dello Spoletino. Ancora più preoccupante – continua – il dato della provincia di Terni. Noi siamo certi che l’Umbria del turismo possa crescere ancora molto: pensiamo all’obiettivo degli 8 milioni di presenze come realistico, tenuto conto dell’anno giubilare e dell’approssimarsi delle celebrazioni legate alla figura di San Francesco".
"Non solo – sottolinea Fittuccia – : se la media nazionale delle presenze degli stranieri è sopra il 50%, noi dobbiamo concentrarci molto sul mercato estero che in Umbria rappresenta oggi il 36% delle presenze e il 30% degli arrivi. E dobbiamo lavorare ancora di più per una accoglienza di qualità: delle strutture ricettive, che si stanno riqualificando grazie ai bandi regionali, e delle risorse umane, fattore di straordinaria importanza".