Il record di presenze registrato nel 2024 segna un punto di svolta nella storia turistica dell’Umbria, ponendo le basi per una nuova fase di espansione, alimentata anche dall’impatto del Giubileo in corso e dalle prospettive di eventi di grande rilevanza, come l’Otto centenario della morte di San Francesco nel 2024. A dirlo è Giuseppe Coco di Agenzia Umbria Ricerche che si sofferma sulle propsettive dei prossimi anni.
"Guardando al futuro, l’andamento del turismo in Umbria appare segnato da una crescita strutturale solida, interrotta solo da eventi straordinari ma sempre capace di riprendersi con slancio - spiega il ricercatore -. Il record di presenze del 2024 testimonia un interesse crescente per la regione, alimentato da strategie di valorizzazione efficaci e dal consolidarsi di nuove forme di turismo sostenibile.
Se il trend positivo dovesse confermarsi, il 2025 potrebbe rappresentare un ulteriore passo avanti, sostenuto dall’effetto Giubileo e dall’attrattiva di un territorio che, grazie al suo patrimonio paesaggistico, culturale e spirituale, continua ad affermarsi come destinazione di primo piano. Con queste premesse - conclude Coco – e salvo imponderabili eventi globali, si può ragionevolmente ipotizzare che nel prossimo quinquennio l’Umbria possa superare la soglia dei 3 milioni di arrivi e degli 8 milioni di presenze, ponendo le basi per un consolidamento duraturo del settore turistico nella nostra regione.