LUCA FIORUCCI
Cronaca

"Ora vogliamo capire che cosa è successo"

"È un dramma a cui non riusciamo a dare una spiegazione. Tutto quello che vogliamo ora è capire che cosa...

"È un dramma a cui non riusciamo a dare una spiegazione. Tutto quello che vogliamo ora è capire che cosa è successo e speriamo che la magistratura e le forze dell’ordine ci diano delle risposte". Michele Prospero, padre del il 19enne universitario di Lanciano trovato morto mercoledì pomeriggio in una stanza del centro storico di Perugia, dopo quasi una settinana di ricerche, era tornato a Lanciano. Per poi ripartire subito quando la famiglia ha ricevuto la terribile notizia. Ieri, tutta la famiglia ha raggiunto il capoluogo umbro. "Non abbiamo notizie - riprende il papà -. Siamo qui in attesa. A parte il ritrovamento della salma, non sappiamo altro. Vorremmo capire che ci facesse in quella stanza, come si è ritrovato lì, cosa è accaduto. È triste, tutto, ma più triste è non riuscire a comprendere, non riuscire a trovare spiegazioni, non riuscire a dare una ragione a questo dramma". Il ragazzo era scomparso il 24 gennaio scorso, è stato rinvenuto cadavere in un’abitazione presa in affitto. La polizia sta cercando di far luce sulla vicenda. "Nella nostra città, siamo stati chiamati a confrontarci, una volta di più, con l’inadeguatezza e la paura prima, e con la disperazione poi. Come in altre occasioni, anche oggi siamo rimasti a bocca aperta e senza parole di fronte ad un dramma personale, familiare, sociale ed ecclesiale come la morte di Andrea". Così l’arcivescovo di Lanciano-Ortona, monsignor Emidio Cipollone. "Ogni cosa che riusciamo a pensare e a dire ci sembra banale, sciocca, inutile o nella migliore delle ipotesi, un palliativo" ha aggiunto ancora. Abbiamo bisogno di altre parole, di parole di vita eterna che ci possano aprire un orizzonte di senso e di speranza - osserva -. "Abbiamo bisogno del lieto annuncio che Gesù porta ai poveri, cioè a tutti noi, delle parole di Cristo, che è la speranza che non delude, le quali possono aprire i nostri occhi incapaci di capire il significato dell’oggi e di vedere un senso per il futuro, possono sciogliere le catene che ci opprimono e permetterci di vivere un anno di grazia del Signore" ha ribadito.