Oratorio che non vede ricostruzione. Comitato civico scrive al vescovo

Sollecitato l’intervento di monsignor Renato Boccardo per l’avvio dei lavori sulla pregiata struttura

Il Comitato spontaneo “Salviamo l’oratorio di Sant’ Agostinuccio a Norcia“ scrive al vescovo Renato Boccardo per sollecitare l’avvio dei lavori di un sito pregevolissimo, che può vantare un soffitto policromo in rilievo, corredato da un altare con un magnifico crocifisso, oltre a scranni in noce, quelli della confraternita dei Cinturati di spiritualità agostiniana che qui aveva sede. Il terremoto del 2016 aveva provocato il crollo di un’unica parete di questo oratorio, danneggiandone il lato ovest, oltre a due porzioni relativamente contenute del soffitto citato. "In pratica, il sito aveva retto molto bene al sisma - scrive il Comitato nato solo quattro anni fa -, ma la lentezza della burocrazia e la sottovalutazione della sua importanza per la comunità di Norcia, hanno fatto sì che per circa otto anni la sua ricostruzione non sia stata ancora iniziata". Si deve proprio al Comitato il fatto che il sito sia stato annoverato tra le opere urgenti e quindi finanziato all’epoca dal commissario straordinario Legnini con priorità, con ammontare di poco meno di un milione di euro. "Tale cifra – spiega il Comitato - giace però ancora inutilizzata da circa quattro anni, mentre il soffitto, l’altare, gli scranni in legno sono ormai severamente minacciati dal gelo e dall’umidità senza esser stati portati al sicuro per un immediato restauro". Per il Comitato, l’oratorio nursino deve essere pertanto urgentemente ricostruito e reso fruibile, proprio perché è uno dei pochissimi sostanzialmente risparmiati da esiti irrimediabili del sisma e dunque, grazie a questa positivo esito che lo ha sostanzialmente preservato dalla totale distruzione, il suo recupero potrebbe certamente restituire un po’ di fiato esistenziale, estetico e culturale ad una popolazione prostrata da una ricostruzione dei siti d’arte (e non solo) che sembra non dover partire realmente mai.

Proprio per questi motivi il Comitato ha inviato una lettera aperta all’arcivescovo di Spoleto Norcia, Renato Boccardo, al fine di sollecitare un suo intervento presso gli enti preposti per sbloccare questo annoso, kafkiano stillicidio burocratico che va avanti senza avviare l’affidamento dei lavori e l’apertura di un cantiere, e senza una chiara prospettiva di concludersi, sine die. Ma non finisce qui perché il Comitato intende anche organizzare un flash mob nei prossimi giorni, ritrovandosi per accendere una luce colorata sulla parete dell’oratorio che mostra ancora, dopo otto anni, un tetto coperto da posticci teli in plastica che proteggono l’inestimabile contenuto artistico ed identitario.