Orizzonti a Perugia Luci sul contemporaneo

Due serate, giovedì e venerdì al Santa Cecilia, per l’edizione d’autuno del festival: la grande musica di oggi e i nuovi compositori

Orizzonti a Perugia Luci sul contemporaneo

Due serate, giovedì e venerdì al Santa Cecilia, per l’edizione d’autuno del festival: la grande musica di oggi e i nuovi compositori

Tre parole chiave per lanciare la nuova avventura del Festival “Orizzonti“, rassegna dedicata ai linguaggi della contemporaneità che torna con l’edizione autunnale in programma la prossima settimana, giovedì 21 e venerdì 22 novembre, alle 20.30, all’Auditorium Santa Cecilia. Curato dal compositore Marco Momi (foto sopra) e promosso dalla Fondazione Perugia Musica Classica in coproduzione con il collettivo di musicisti di Opificio Sonoro (foto sotto), il festival punta così sull’avventura, sulla condizione di estraneità imposta a coloro che hanno a che fare con la scoperta e sulla meraviglia dell’incontro con ciò che è fuori dalla sfera del familiare. Il risultato è la due giorni perugina dal titolo “The Adventures of Foreign Bodies“ con informazioni e biglietti su perugiamusicaclassica.com e allo 075.5722271.

"L’avventura – dice Momi – sembra proporci una sorta di inversione prospettica. È mai possibile che per definirsi avventurosi ci si debba porre in una condizione di estraneità?". Parte da qui il concerto di giovedì che si apre con il brano di Malin Bang per violino ed elettronica dal titolo Purfling (“filetto”), "che nella liuteria – dice il direttore artistico – indica un corpo estraneo, un inserto di legno decorativo che si inserisce nel bordo del strumento". Opificio Sonoro proporrà anche brani di Mauro Lanza – "una delle voci più avventurose dell’oggi musicale" – e composizioni di Maurizio Tedde e di Emre Şener che "rivelano il collegamento che la parola avventura ha con l’eros".

Il concerto di venerdì sarà invece tutto dedicato all’opera di Stefano Scodanibbio, contrabbassista e compositore italiano tra le voci più importanti della scena contemporanea internazionale della seconda metà del Novecento. "Scodanibbio – spiega Momi – ha conosciuto l’estraneità che è riservata ai pionieri, ai più grandi virtuosi e innovatori della tecnica esecutiva del contrabbasso". Verranno così eseguite alcune tra le sue composizioni più note per strumento solo: “Geografia amorosa“, “Lawless Roads“, “Dos abismos“, “Ritorno a Cartagena“ e “Alisei“ alternate letture registrate tratte dal suo libro postumo “Non abbastanza per me — scritti e taccuini“ a cura dell’attrice Greta Oldoni.

Festival Orizzonti tornerà poi con la sua seconda parte di questa sesta edizione, la tradizionale versione Spring, il 10 e 11 aprile.

Sofia Coletti