Orvietana beffata nel finale. Ma il Montevarchi ci crede di più

ORVIETANA 0 A. MONTEVARCHI 1 ORVIETANA: Rossi, Paletta (58’ Orchi), Berardi, Congiu, Caravaggi (71’ Lattuchella); Proia, Ricci, Manoni; Marchegiani (58’ Sforza), Panattoni,...

Orvietana beffata nel finale. Ma il Montevarchi ci crede di più

Antonio Rizzolo, tecnico dell’Orvietana

ORVIETANA

0

A. MONTEVARCHI

1

ORVIETANA: Rossi, Paletta (58’ Orchi), Berardi, Congiu, Caravaggi (71’ Lattuchella); Proia, Ricci, Manoni; Marchegiani (58’ Sforza), Panattoni, Quintero (55’Vincenzi). All.: Rizzolo A.

MONTEVARCHI: Testoni; Vecchi, Ficini, Martinelli, Ciofi, Sesti, Borgia (65’ Saltalamacchia); Boncompagni (58’ Priore), Orlandi (71’ Rufini), Zhupa (58’ Casagni); Carcani. All.: Lelli.

Arbitro: Montevergine di Ragusa (Iozzia– Venturini).

Marcatori: 40’st Rufini (r).

ORVIETO - Alla faccia di coloro che contavano di trovare al Muzi avversari "prudenti" perché colpiti dalle due vittorie consecutive dell’Orvietana! Il Montevarchi si è presentato sul campo per vincere fin da subito riuscendovi solo a una manciata di minuti dal 90’ e grazie a un calcio di rigore sul quale c’è poco da eccepire non essendo il braccio di Manoni perfettamente allineato al corpo. L’Orvietana era preparata per una certa partita e l’atteggiamento sfrontato degli ospiti ha visto subito in difficoltà la squadra di Rizzolo. Che, va ricordato, non è attrezzata per stare fra le grandi. C’ha provato, in particolare nella seconda parte dopo le tante difficoltà incontrate nel primo tempo, quando è riuscita in una sola circostanza a creare un pericolo vero alla porta avversaria. Ma Quintero, schierato al posto dell’infortunato Caon, giungeva con un attimo di ritardo sul buon suggerimento di Proia. I biancorossi, costretti sulla difensiva dal ritmo, dalle qualità individuali e di squadra degli aquilotti trovavano il modo di riaversi dopo circa un’ora di gioco. Con gli innesti di Sforza (bravo) e Orchi e passando a una difesa a tre e rinforzando il centrocampo. Un atteggiamento per garantire una migliore copertura del campo e la possibilità di contropiede. Al 58’ l’Orvietana andava anche vicina al vantaggio: cross teso di Manoni che trovava Testoni pronto ad anticipare con la punta delle dita un attaccante biancorosso. Manoni, che avrà in seguito la sfortuna di provocare il penalty decisivo, provava a ripetersi, al 78’, stavolta dal lato opposto del campo calciando dalla bandierina: finisce con una traversa. Troppo poco, probabilmente, per meritare i tre punti. Altrettanto poco fortunata l’Orvietana colpita e affondata quando la parità non avrebbe fatto gridare allo scandalo.

Roberto Pace