Un’ attività ospedaliera ridotta del 40% dal periodo post pandemia ad oggi. E’ questo l’andamento allarmante dell’ospedale di Orvieto secondo l’analisi dell’associazione Prometeo. Si tratta del "valore della produzione" e riguarda i dati economici collegati alle prestazioni sanitarie effettuate in ospedale. La statistica è stata ricavata dall’associazione secondo i dati disponibili, ma la Asl non ha mai fornito la documentazione ufficiale. "Recentemente abbiamo rinnovato la richiesta in modi formali e, se non ci saranno dati nei tempi stabiliti, provvederemo a presentare una denuncia in Procura – dicono i responsabili dell’associazione–. Dalle nostre stime si sono in particolare ridotte le prestazioni più complesse, quelle più remunerative, la sperimentazione della robotica mobile di seconda generazione, nonostante siano state ultimate le opere di adeguamento strutturale, non è stata mai fatta e le apparecchiature non sono mai arrivate. Gli organici sono sottodimensionati, gli investimenti sono concentrati nell’ospedale di Foligno che, seppure non dichiarato, diventa l’ospedale a cui quello di Orvieto deve fare riferimento in tempi pre elettorali; poiché molti concittadini del territorio dovevano fare i 124 chilometri che ci separano da questo nosocomio, si sono inventati di far venire degli operatori saltuariamente, anche per piccoli interventi poco più che ambulatoriali per i quali è stata destinata una delle tre sale operatorie già esistenti ad Orvieto". "Sarebbe interessante capire - aggiunge Prometeo - come viene in questo caso garantita l’attività post operatoria che la ’responsabilità medica di équipe’" prevede: sono stati stipulati accordi con i sanitari locali? I lavori di adeguamento del pronto soccorso previsti nel piano del Pnnr non sono ancora iniziati, sarebbe interessante capire se e come verranno fatti, ci risulta che alcuni interventi che prima erano effettuati nel nostro nosocomio siano stati spostati in altri ospedali". Secondo Prometeo, le prestazioni diagnostico strumentali sono state passate in gran parte al privato, sarebbero mal gestite le prenotazioni, apparecchiature anche di costo banale ritardano ad essere sostituite o fornite". "Ci sono tutte le premesse per un fortissimo ridimensionamento o addirittura per la chiusura dell’ospedale di Orvieto, che peraltro chiude l’esercizio in forte disavanzo". Cla.Lat.
Cronaca"Ospedale, attività ridotta del 40%". L’associazione Prometeo denuncia