
di Alessandro Orfei
Laboratorio di analisi a rischio all’ospedale di Foligno. L’allarme è della consigliera comunale Dem Rita Barbetti che, con alla mano la delibera di giunta regionale n. 510 del 25 maggio 2022, si interroga sul futuro del nosocomio folignate. "Il provvedimento regionale – dice Barbetti – dice che solo gli ospedali di Perugia e Terni eseguiranno tutte le tipologie di esami, mentre gli ospedali di Foligno, Spoleto, Orvieto, Branca e Città di Castello diverranno centri Spoke, ovvero centri che non effettueranno più analisi specialistiche né per i pazienti interni né per l’utenza esterna del territorio. Che fine faranno dunque le linee diagnostiche di ematologia, microbiologia, sierologia ed altre del Laboratorio Analisi di Foligno, da anni fiore all’occhiello del nosocomio?".
Barbetti ricorda che "le analisi specialistiche in questione vengono effettuate in largo numero, in quanto necessarie per l’inquadramento diagnostico tempestivo di molte patologie, le quali, anche grazie alla celerità delle risposte fornite dal laboratorio, vengono quotidianamente trattate dai reparti dell’Ospedale e dal Pronto Soccorso. Tra le patologie che beneficiano di questi test specialistici, figurano malattie molto gravi quali le patologie onco-ematologiche (leucemie, linfomi ecc.). Tutto ciò verrebbe "sacrificato", è specificato nella delibera, per risparmiare". La consigliera comunale Pd sottolinea anche il nuovo sistema di trasporti: "La provetta insomma dovrà viaggiare. Conseguentemente verrebbe meno l’immediatezza del referto e diventerebbe molto complesso anche il rapporto tra il clinico e il referente di laboratorio. Siamo il terzo ospedale umbro e abbiamo un reparto di onco-ematologia oltre a molte altre branche specialistiche; come possono toglierci gli esami specifici? È un controsenso – dice Barbetti – a grave danno dei pazienti e non solo di quelli residenti a Foligno, perché nel nostro ospedale arrivano anche da sedi remote. In particolare, la diagnostica ematologica, soprattutto nel caso delle leucemie, quanto più è rapida tanto più è efficace, e dunque il fattore tempo è fondamentale. Un’altra domanda che ci poniamo è: questo progetto porta a un reale risparmio, considerando i costi dei trasporti e del tracciamento delle provette? Esiste un documento con l’analisi dei costi e dei benefici che questa riorganizzazione porterebbe? Si trova facilmente in rete la delibera n. 510, ma di altri documenti non ce n’è traccia".