REDAZIONE UMBRIA

Paciano, borgo dei presepi. Sedici quadri ricavati negli angoli più suggestivi

Nicchie e davanzali diventano il palcoscenico dei personaggi in ceramica che raccontano la Natività. Il sindaco Dini: "Estrema cura dei particolari".

L’inaugurazione del “presepe diffuso“ a Paciano: un evento da non perdere in queste festività

L’inaugurazione del “presepe diffuso“ a Paciano: un evento da non perdere in queste festività

Paciano è ufficialmente il “borgo dei presepi“. Inaugurato nel week end, alla presenza del sindaco Luca Dini, il “presepe diffuso“, nato dalle sapienti mani delle artigiane dell’Associazione “ArtiVive“.

Sedici piccoli quadri ricavati nelle nicchie e sui davanzali dei caratteristici vicoli del centro storico, con personaggi in ceramica che riproducono mestieri e personaggi realmente vissuti a Paciano. Sono quaranta complessivamente i pezzi realizzati nei mesi scorsi nel laboratorio di ceramica condotto dall’esperta Solidea Mencarelli.

Alcuni di questi, i classici personaggi della Natività, sono stati poi rivestiti con stoffe e tessuti dalle artigiane del laboratorio di tessitura condotto dall’esperta Monica Giacomelli e collocati nella centrale Piazza della Repubblica, a fianco dell’ingresso municipale.

Gli altri invece sono serviti per comporre tante piccole scene di vita quotidiana lungo le principali strade del borgo, dando così corpo ad un vero e proprio presepe itinerante, a cui è stato anche simpaticamente abbinato il mini concorso “Caccia al personaggio“.

"È una esperienza fortemente arricchente per la nostra comunità – sono state le parole del sindaco – sia dal punto di vista visivo che ispirazionale: il Natale ha bisogno di significati, ha bisogno di essere visto per poi essere trasmesso all’interno delle nostre vite. Grazie alla neonata ArtiVive TrasiMemo che ha preso in mano il sapere artigianale del paese coinvolgendo tante maestranze per realizzare cose molto positive".

Inoltre è stato ufficialmente inaugurato nella Chiesa parrocchiale di Santa Maria anche il presepe artigianale allestito da Antonio Cerrato. Di origini partenopee, Cerrato ha lavorato per oltre due mesi a questa opera che adesso rimarrà alla parrocchia e in futuro potrà essere ampliata e implementata.

"Ciò che colpisce di questo presepe – ha commentato il sindaco Dini – è l’estrema cura del particolare e i tanti simboli in esso contenuti. Esso diventa espressione di devozione, legame con la comunità, sentimenti". Parole di gratitudine verso Cerrato sono giunte anche dal parroco di Paciano, don Amaresh Chandra Mali, per il quale questo dono si carica di un significato particolare alla vigilia dell’anno giubilare.

Ma il presepe artigianale non è l’unica sorpresa che attende i fedeli all’interno della Chiesa di Santa Maria. Di fronte all’altare è stata infatti esposta l’opera d’arte realizzata dal Gruppo degli infioratori: una delicata immagine del bambinello adagiato sulla mangiatoia con a fianco un agnello, interamente realizzata con foglie, semi e petali.