Palazzo del Capitano. Via alla gestione condivisa

Ospiterà un museo cittadino e spazi destinati a mostre, seminari e dibattiti. Intesa tra amministrazione comunale, associazione Priori e coop sociale.

Palazzo del Capitano. Via alla gestione condivisa

Il Palazzo del Capitano del Perdono al centro del patto di collaborazione tra amministrazione comunale, associazione dei Priori del Piatto di Sant’Antonio e cooperativa sociale Fare

ASSISI Il Palazzo del Capitano del Perdono, simbolo laico della cittadina della Porziuncola, avrà una gestione condivisa e ospiterà un museo oltre a spazi fruibili per incontri, seminari e mostre: sarà il frutto del patto di collaborazione sottoscritto tra Comune, Associazione Priori del Piatto di Sant’Antonio Abate e Fare cooperativa sociale. "Si tratta di un traguardo fondamentale - è stato sottolineato - per l’avvio di una nuova fase della politica culturale e sociale della città. Grazie ad un importante finanziamento assegnato e messo a disposizione dalla cooperativa Fare, il Palazzo del Capitano del Perdono vedrà finalmente la nascita di un museo cittadino che renderà fruibile l’archivio demo-etno-antropologico dedicato alla Festa del Piatto di Sant’Antonio Abate". La collaborazione fra le parti, inoltre, consentirà di raggiungere un altro fondamentale obiettivo di interesse generale rappresentato da una migliore e più efficace fruibilità collettiva e individuale degli spazi deputati a incontri, seminari ed esposizioni, creando così, nella piazza principale di Santa Maria degli Angeli, uno spazio di aggregazione, cultura ed inclusione sociale. L’importante atto è stato sottoscritto dal sindaco Stefania Proietti, dal dirigente Matteo Castigliego per il Comune di Assisi, Giovanni Granato per l’Associazione Priori, Roberta Rosati per Fare, alla presenza del presidente di Labsus (Laboratorio per la Sussidiarietà), Pasquale Bonasora. "Questo patto di collaborazione – così Proietti - è un esempio concreto di come l’amministrazione e i cittadini possano lavorare insieme per valorizzare e custodire i beni comuni. Il Palazzo del Capitano del Perdono tornerà a essere un punto di riferimento per tutti".