REDAZIONE UMBRIA

Palazzo del Podestà scandisce il tempo. Torna a battere l’orologio sulla facciata

L’associazione cardiopatici alta valle del Tevere ha promosso l’intervento di ripristino assieme al Comune

Il varo del nuovo corso dell’orologio di «piazza» si è svolto alla presenza del sindaco Luca Secondi

Il varo del nuovo corso dell’orologio di «piazza» si è svolto alla presenza del sindaco Luca Secondi

Riparte il tempo scandito dall’orologio a due quadranti che sovrasta la piazza. Da martedì sera 6 agosto -attorno alle ore 19- l’orologio sulla facciata di palazzo del Podestà è ripartito grazie al "buon cuore" dell’associazione Cardiopatici Alta Valle del Tevere, che si è fatta promotrice dell’intervento di ripristino assieme al comune. L’impianto, come tiene a precisare, Giorgio Trebino, esperto e responsabile dell’intervento di ripristino, "è composto da un orologio Madre Pilota della serie ‘Tower Sat 3000’, lo stesso che comanda l’orologio del Torrino del Quirinale o quelli della Basilica di San Pietro in Vaticano". L’orologio è completamente automatico, dotato di cambio ora legale e solare e ha un’autonomia di 365 giorni in mancanza di corrente con recupero automatico. Il varo del nuovo corso dell’orologio di "piazza" si è svolto alla presenza del sindaco Luca Secondi. di altri rappresentanti istituzionali e militari, con il presidente degli "Amici del Cuore", Francesco Grilli che ha ricordato l’idea. "…il socio Mauro Pazzaglia ha inizialmente rilevato la necessità di provvedere alla riparazione dell’orologio in conto proprio, assieme a Giuseppe Moscatelli che essendo un appassionato di orologi a pendolo d’annata, è stato anche emotivamente coinvolto nell’ipotesi. Abbiamo dunque preso le dovute informazioni su come procedere e i consiglieri dell’associazione hanno sposato il progetto". Poi c’è anche un aspetto d’immagine: "L’orologio suscita particolare interesse nei turisti, per cui non ci pareva bello mostrare, mal funzionante, un elemento così importante sul piano monumentale e architettonico della piazza principale". Sul progetto di recupero è stata aperta anche una raccolta fondi con la tombola di San Bartolomeo del 25 agosto che sarà dedicata in parte a questo oltre che per la prevenzione cardiologica e la sensibilizzazione sulle problematiche del cuore. Più tecnicamente l’orologio di Città di Castello fa parte dell’orologeria astronomico-monumentale presente in poche città italiane. Dalla fine del 1800 nella facciata del Palazzo del Podestà sono presenti i due quadranti: quello di sinistra è diviso in dodici settori mentre quello di destra in sei; in alto, al centro c’è un altro piccolo impianto, che, regolato da una banderuola, segna la direzione del vento. Nel corso degli anni la configurazione degli orologi su questo palazzo ha subito numerose modifiche: negli anni ‘30 ad esempio era presente un solo quadrante centrale con due lancette per le ore e i minuti, l’attuale configurazione risale agli anni settanta.

Cristina Crisci