
Palazzo Vitelli, dopo i lavori che lo hanno interessato, è destinato a divenire Centro per la cultura dell’arte contemporanea
I lavori a palazzo Vitelli sono terminati e nell’occasione questo splendido spazio, vocato a divenire Centro per la cultura dell’arte contemporanea, riapre le sue porte con un grande evento dedicato alla scultura. La mostra dal titolo “Metallica. Scultura in Italia 1947 – 2025“ a cura del professor Bruno Corà si svolgerà dal 30 marzo a fine giugno. Saranno 29 i grandi artisti divisi in 15 sale, tra i quali Fontana, Marini, Uncini, Pomodoro, Colla, Cagli, Manzù, Consagra, Melotti, Bove, Paladino, De Chirico, Kounellis, Rizzoli, Isgrò. Le opere esposte - autosostenute e pertanto fruibili senza la necessità di investire le pareti - lasciano libero lo sguardo individuale di apprezzare gli importanti affreschi e ogni altro elemento di decoro esistente negli spazi dell’edificio rinascimentale.
La storia della scultura in Italia sbarca così nelle sale rinascimentali di palazzo Vitelli a Sant’Egidio in occasione dell’ultimazione dei lavori che hanno ricondotto all’antico decoro lo stabile, di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Città di Castello che ha promosso l’evento con l’associazione Palazzo Vitelli a Sant’Egidio e la Fondazione Burri. L’associazione è deputata tra l’altro a gestire, in alcuni spazi di palazzo Vitelli, il Centro di documentazione delle arti contemporanee, in corso di attivazione, che fornirà a una vasta utenza "informazioni e documentazioni sugli artisti, i movimenti dell’arte degli ultimi decenni e sugli eventi culturali sia regionali che a livello nazionale e internazionale".
Appositamente concepita con "opere d’arte di significativi artisti italiani degli ultimi ottant’anni", la mostra anticipa l’inaugurazione del Centro di documentazione, "consentendo anche al pubblico di prendere visione dei lavori di riqualificazione, consolidamento, restauri e dei lavori di decoro". "Il repertorio di opere scelte per questo evento con il denominatore comune del metallo – spiegano il presidente Fabio Nisi e Bruno Corà per gli enti promotori – non presume né ambisce a essere esaustivo in rapporto alla ricchezza dell’espressione plastica dell’arte italiana, quanto piuttosto di costituire una rassegna esemplare di modi che sono venuti alla ribalta della scena artistica dal secondo dopoguerra del XX secolo fino ai nostri giorni".
L’inaugurazione della mostra è per sabato 29 alle 18. Sarà poi possibile visitare l’esposizione il venerdi, sabato e domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18.