REDAZIONE UMBRIA

Partiti i lavori del Metrobus . San Sisto, ecco i cantieri . Timori per lo shopping natalizio

Opere necessarie per poter realizzare la stazione e per allargare la corsia di accesso e transito che richiederà il taglio della piante che stanno davanti al teatro. Le critiche di Fratelli d’Italia .

I lavori del Metrobus a San Sisto erano partiti qualche settimana fa, almeno nel tratto che collega la parte della Pievaiola a Viale San Sisto, con il restringimento parziale di una corsia. Ma il grosso è iniziato lunedì, con una parte del tratto sempre di viale San Sisto che adesso è a senso unico. E infatti per chi arriva Centova, all’altezza del semaforo che si trova prima della biblioteca comunale e del teatro Brecht, il traffico viene adesso deviato su via dei Tagliapietra, via Frescobaldi e via Mozart. Chi sale da via Corcianese invece non subisce variazioni. Le opere sono necessarie per poter realizzare la stazione del metrobus e per allargare la corsia di accesso e transito, che richiederà il taglio della piante che stanno davanti al teatro. Il timore, manco a dirlo, è che in questi giorni di shopping natalizio, il cantiere possa creare disagi. E i disagi ci saranno, su questo non ci piove, anche se il Comune ha cercato di ridurre al minimo l’impatto. Non mancano comunque le critiche però dei consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Paolo Befani, Matteo Giambartolomei, Riccardo Mencaglia, Clara Pastorelli, Margherita Scoccia e Nicola Volpi che "stigmatizzano le modalità scelte dall’amministrazione per interloquire domenica scorsa con i cittadini sui progetti per la città, in particolare sul Brt-Metrobus. "Ancora una volta - si legge in una nota di Fratelli d’Italia - è stato scelto come luogo dell’incontro non un locale o una sala comunale, bensì un circolo privato che è stato sede di un comitato elettorale di Vittoria Ferdinandi prima e di Stefania Proietti poi.

Una scelta sicuramente non casuale, dettata (forse) dell’imbarazzo in cui si trova la Giunta nel dover giustificare-nuovamente- scelte diametralmente opposte a quelle sbandierate in campagna elettorale sul Metrobus ("fare un passo indietro a costo di pagare le penali" sentenziava la Ferdinandi non più tardi di maggio) e che denotano come alle sedi istituzionali e pubbliche aperte a tutti i cittadini si preferiscano luoghi "amici" e protetti. "D’altronde - sottolineano i consiglieri di FdI - in campagna elettorale da più parti della sinistra si ribadiva il concetto di "riprendersi" Perugia,come se avere un pensiero politico opposto fosse un vulnus mortale nella (loro) idea di democrazia. Ribadiamo nuovamente che se l’amministrazione vuole organizzare incontri con i cittadini deve farlo in sedi pubbliche, si amministra in nome e per conto di tutti i cittadini, non dei propri elettori".