
Il geometra Rodolfo Valentini, titolare della “Madonna delle grazie“ e costruttore dei Palazzi della Posterna
"In 14 anni di vicende giudiziarie legate ai palazzi della Posterna, nessun magistrato mi ha mai interrogato". Così il geometra Rodolfo Valentini, titolare della “Madonna delle grazie“ e costruttore dei palazzi della Posterna, che attende con ansia la fine di una vicenda complicata, perché dalle aule del tribunale penale si è spostata ora a quelle della sezione civile e la svolta potrebbe arrivare solo dopo l’esito dei due procedimenti ancora in atto. Due procedimenti in cui la “Modonna delle grazie“ è direttamente coinvolta insieme al Comune. Nel primo il costruttore, avendo realizzato i palazzi con regolare licenza edilizia rilasciata dal Comune, chiede un risarcimento milionario all’ente, mentre nel secondo sono i proprietari degli appartamenti, che chiedono un risarcimento di oltre 10 milioni di euro al Comune e allo stesso costruttore. Tutto ciò in seguito alla condanna penale in via definitiva del costruttore e dei tecnici comunali per abuso edilizio, che tra l’altro prevede la demolizione dell’immobile. Una condanna che lo stesso geometra Valentini non ha mai accettato e che contesta da anni perché, a suo avviso, viziata da una perizia inesatta. A tal proposito ha provato più volte, invano, a chiedere la revisione del processo. Ha anche presentato un esposto contro i magistrati (archiviato), scrivendo al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e ai vai ministri che si sono susseguiti. Anche l’ultimo tentativo con lettera inviata al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, è andata a vuoto. La Procura della Corte d’appello di Firenze già da qualche anno, nell’interesse generale, ha incaricato il Comune di Spoleto di individuare una soluzione alternativa alla demolizione. "Stiamo ancora aspettando che il sindaco e l’amministrazione comunale ci facciano sapere qualcosa – continua Valentini – Demolizione ed eventuale ripristino dei luoghi comprenderebbero anche una parte del parcheggio pubblico della mobilità alternativa". Valentini è pronto a fare una proposta all’amministrazione comunale che, a suo avviso, potrebbe trovare il parere favorevole di tutti i soggetti coinvolti nella vicenda. I primi a voler chiudere la questione sono i proprietari delle abitazioni che ad oggi pagano tutte le imposte comunali (Tari e Imu) su immobili comunque abusivi e che rischiano di essere demoliti.
D. M.