Pedina e minaccia la ex compagna. Scattano gli arresti domiciliari

San Giustino, provvedimento nei confronti di un 53enne: non aveva rispettato il divieto di avvicinamento

Pedina e minaccia la ex compagna. Scattano gli arresti domiciliari

Pedina e minaccia la ex compagna. Scattano gli arresti domiciliari

Gli avevano sostituito gli arresti domiciliari con la misura del divieto di avvicinamento alla ex compagna, ma lui ha continuato – secondo le accuse – con i pedinamenti minacciosi e i messaggi a contenuto minatorio nei confronti della donna: così il Tribunale di Perugia, su richiesta della Procura della Repubblica, ha di nuovo disposto i domiciliari a carico di un uomo di 53 anni, di Citerna, provvedimento eseguito dai Carabinieri della stazione di San Giustino.

L’uomo, a luglio 2022 e a seguito di denuncia da parte della ex compagna, era stato sottoposto al divieto di avvicinamento e comunicazione con la parte offesa. Ma solo due mesi dopo, viste le ripetute violazioni delle prescrizioni imposte a tutela della donna, la misura nei confronti del 53enne era stata aggravata con l’applicazione degli arresti domiciliari. Poi la brutta storia sembrava essersi placata: così, a dicembre 2022, il Gip – ritenendo attenuate le esigenze cautelari – aveva ripristinato la ’misura cautelare non custodiale’ del divieto di avvicinamento alla donna, revocando gli arresti domiciliari nei confronti del 53enne. Ma per le accuse a suo carico, l’uomo veniva contestualmente condannato a un anno e 4 mesi di reclusione.

Si arriva così all’aprile di quest’anno. Quando la donna si presenta di nuovo nella stazione dei Carabinieri di Citerna. Racconta che l’uomo da qualche giorno ha ripreso a pedinarla negli spostamenti con la propria auto. E denuncia di aver ricevuto sul suo cellulare messaggi dal contenuto minatorio nei quali l’uomo faceva riferimento esplicito a non meglio precisate ritorsioni e rese dei conti.

Tutto materiale che, secondo gli inquirenti, "ha rappresentato un inadempimento alle disposizioni vigenti", ovvero al divieto di avvicinamento e comunicazione con la vittima. Perciò la Procura ha chiesto un aggravamento della misura cautelare in corso nei confronti del 53enne. Il Tribunale di Perugia, ritenendo che quanto denunciato dalla donna costituisce "un chiaro segno di persistente attualità delle esigenze cautelari", ha dunque disposto l’aggravamento della misura ancora in essere con l’applicazione degli arresti domiciliari confermando anche il divieto di comunicare con qualsiasi mezzo con la donna. Il provvedimento è stato eseguito dai Carabinieri della stazione di San Giustino.