Sarà un Ferragosto da tutto esaurito, ma gli operatori turistici, soprattutto gli albergatori, dovranno far fronte al calo delle presenze della fine di luglio e dei primi giorni del mese di agosto. È un 2022 di alti e bassi per il turismo spoletino e gli addetti ai lavori stilano un primo bilancio di metà estate. Dopo una Pasqua quasi da record la stagione turistica nella città di Spoleto è entrata nel vivo con il Festival dei Due Mondi che ha comunque garantito un elevato numero di presenze, poi però, a detta di diversi albergatori, il trend di crescita si è nuovamente fermato e rispetto all’agosto 2021 in alcuni casi si registra anche un calo del 30%.
La diminuzione di presenze non riguarda solo gli alberghi, ma anche se in misura minore si rileva anche negli agriturismi e nei bed and breakfast. Sì, perché nel mese di agosto sia nel 2020 sia nel 2021 anche a causa della pandemia che aveva spinto i turisti a scegliere mete alternative al mare, gli albergatori spoletini avevano registrato numeri da record. Per due anni niente stranieri, solo turisti italiani (il turismo estero sta ripartendo), ma numeri che hanno permesso comunque alle strutture recettive di far fronte a quei mesi di chiusura invernale dovuti alle restrizioni governative. Ora però si torna alla normalità, ma non tutte le strutture riusciranno a garantire l’apertura per tutto l’anno. "Il problema principale per il settore turismo – afferma il presidente di Confcommercio Tommaso Barbanera – è l’aumento vertiginoso dei consti di gestione. Anche nel 2022 pagheremo la Tari su 12 mesi però anche quest’anno ci sono attività che sono rimaste chiuse per diverso tempo. Per la tassa di smaltimento rifiuti sono previsti rincari fino al 2025. Per non parlare dei costi delle utenze. Come noto energia elettrica e gas metano sono balzati alle stelle e questa situazione è diventata insostenibile".
Barbanera sottolinea inoltre l’assenza di un calendario di eventi che possa attrarre turismo in città. "Non basta Don Matteo – afferma il presidente di Confcommercio – dobbiamo programmare un calendario di eventi attrattivi per il turismo che possa coprire l’intera durata dell’anno. Dopo la SpoletoNorcia in MTb non c’è praticamente nulla. Stiamo lavorando per proporre ancora "Dolci d’Italia" ma non basta". Questa situazione potrebbe influire anche sui proventi della tassa di soggiorno. Il comune rispetto al 2021 ha già previsto un calo delle entrate pari a circa 50mila euro che corrisponde al 25%.