
Manutenzione alla caldaia (foto di archivio)
Perugia, 5 aprile 2016 - UN MESE e mezzo fa l’appello delle imprese che fanno manutenzione alle caldaie per una sanatoria generale dei controlli effettuati prima del giugno 2013. Ma Comune e Itagas Ambiente non sembrano intenzionati a muoversi in tal senso. E da qui alla fine dell’anno si prevedono, dunque, controlli per oltre tremila famiglie perugine, che rischiano così di dover pagare 140 euro anche se il proprio impianto è in regola.
LA QUESTIONE si trascina da mesi senza apparente soluzione. Ci sono moltissime famiglie a cui le caldaie sono state controllate prima del 6 giugno 2013 (data di istituzione del servizio-verifiche da parte del Comune) per le quali manutentori e installatori sono stati chiamati a consegnare i cosiddetti «Rapporti di controllo tecnico (Rct)» all’ente sulle attività di manutenzione delle caldaie.
PER TALI rapporti, poichè c’era da produrre una mole davvero consistente di documentazione, si sono verificati ritardi nella consegna (tra l’altro non c’erano a disposizione i famosi bollini). Il problema è dunque che anche laddove controllo e manutenzione sono state effettuati regolarmente ma non c’è evidenza dell’autocertificazione dei manutentori nei termini previsti dalla legge, il cittadino rischia comunque la visita ispettiva dell’impresa incaricata dal Comune e il conseguente pagamento del costo dell’ispezione, ora pari a 140 euro. E cioè lo stesso rischio e onere di chi non ha mai provveduto a effettuare i controlli. Ecco perché Cna e Confartigianato avevano chiesto al Comune una sorta di ‘sanatoria’ per tutte quelle situazioni pregresse e antecedenti al 6 giugno 2013, in modo da non gravare di ulteriori oneri i cittadini in regola con le normativa.
IL PUNTO è che la visita ispettiva è considerata tale anche nel momento in cui si riceve semplicemente la raccomandata. Insomma, se arriva la lettera di Itagas Ambiente i 140 euro da sborsare sono sicuri. Il balzello in teoria riguarda quanti hanno controllato l’impianto prima del 6 giugno 2013 e i cui «Rct» sono stati consegnati dai manutentori al Comune dopo il 15 ottobre 2014. Non vengono però poi considerati validi neanche i «Rapporti di controllo tecnico» prima del 15 agosto 2012, in quanto per il Comune la loro validità è scaduta prima della nuova legge regionale (che prevede un controllo ogni 4 anni e non più due e il cui costo del bollino è passato da 10 a 15 euro) entrata in vigore il 14 agosto 2014. Il Comune ha stabilito che da quella data sono validi gli «Rct» consegnati entro 60 giorni, anche se poi ha prolungato il termine alla fine del 2014.
E PALAZZO dei Priori, proprio perchè la legge prevede che ora i controlli durino 4 anni e non due, ha stabilito il prolungamento della durata del servizio di controllo all’impresa Itagas di altri dodici mesi rispetto alla naturale scadenza (che riguarda 3.625 impianti), visti i minori introiti dovuti al prolungamento della durata. Ma il Comune ha anche deciso l’allungamento dei tempi a disposizione dei responsabili degli impianti per effettuare i controlli (entro 90 giorni dalla scadenza del precedente rapporto di efficienza energetica) e la consegna del «Rct» nei 60 giorni successivi.