
Beatrice Ripoli e Valentina Renzulli portano in scena domani “La straordinaria storia di Riccardo Schnabl Rossi“ dal libro di Chiodini
Da un libro di successo al palcoscenico per raccontare la vita intrigante e avventurosa di uomo di mondo facoltoso, colto e raffinato. Domani alle 21 al Foyer del Teatro Bertolt Brecht di San Sisto debutta “La straordinaria storia di Riccardo Schnabl Rossi“, una performance teatrale a cura di Beatrice Ripoli (nella foto) e Valentina Renzulli, tratta dal romanzo “La Belle Époque sono io“ di Giampietro Chiodini (Morlacchi Editore) e portata in scena in collaborazione con “Mutazioni“, la Scuola di Teatro di Fontemaggiore con la partecipazione di Costanza Casavecchia, Fabrizio Cozzari, Laura Galasso, Leonardo Malaguti, Giulia Materazzini, Sara Scafati, Enrico Scoppa, Massimiliana Vanacore Falco.
La performance si snoda fra palco e platea e accende i riflettori su Riccardo Schnabl Rossi, figlio di una perugina e di un ottico austriaco, nato a Perugia nel 1872 e vissuto in varie città europee, proprietario della Villa Schnabl a Monte del Lago e morto all’Hotel Excelsior di Roma nel 1955. Il racconto è frutto di centinaia di testimonianze e ripercorre i momenti più commoventi ed esaltanti della vita di Schnabl Rossi con la sua amata Parigi, la Belle Époque di cui fu protagonista e le tre donne delle sua vita - gaudente e tragica - Ninon, Lucienne e Giulia. Ci sarà spazio anche per un piccante triangolo amoroso e ovviamente per l’inseparabile amico Giacomo Puccini, al quale lo legarono musica, bel vivere e perfino sventure. E poi un po’ della sua Buenos Aires, il Trasimeno e l’amatissima Perugia, la città natale con la quale Schnabl fu generosissimo e che, di lui, si è completamente dimenticata. Biglietto d’ingresso a 5 euro.
Il week-end teatrale targato Fontemaggiore propone anche “Coppa del Santo“ (foto sotto), spettacolo di culto della compagnia Gli Omini, questa sera alle 21 agli Avvaloranti di Città della Pieve, con Luca Zacchini e Francesco Rotelli. Uno show dissacrante dove saranno gli spettatori, tutti insieme, a decidere quale Santo vincerà il torneo, per eleggere e invocare un unico patrono della serata. Un tabellone, 32 Santi, una partita sul modello dei campionati virtuali. Ma dal vivo. E sempre agli Avvaloranti, domenica alle 17, per la stagione per famiglie c’è “Piussù” spettacolo di Massimiliano Burini: è la storia di un palloncino caratterizzata da una drammaturgia che passa dalla parola scritta all’immagine, dal silenzio alla musica, dalla stasi alla danza.
Sofia Coletti