Perugia, il freddo è un ricordo . Nel ‘23 solo 16 volte sotto zero. Sempre più notti tropicali

La temperatura media nel capoluogo è cresciuta di 2,5 gradi in 38 anni salendo a 15,8°. L’allarme dalla ricerca di Meteo.it: "La tendenza continua".

Perugia, il freddo è un ricordo . Nel ‘23 solo 16 volte sotto zero. Sempre più notti tropicali

Sono le persone anziane e quelle con patologie a soffrire di più gli effetti delle ondate di calore

I numeri parlano chiaro così come la tendenza: negli ultimi 38 anni a Perugia la temperatura media è cresciuta di 2,5 gradi, con le giornate con il termometro oltre i 35 gradi che aumentano di anno in anno, il termometro che finisce sottozero col contagocce e le notti irrespirabili che aumentano costantemente. La fotografia di ben 108 città italiane l’ha redatta ilMeteo.it per conto del Corriere della Sera: dal 1986 al 2023 sono state rilevate la temperatura media annuale, l’anomalia della temperatura media mensile, le notti tropicali (quelle cioè sopra i venti gradi), i giorni di gelo (termometro sotto zero) e il caldo estremo (giorni over 35°). Bene, la fotografia che ne esce è preoccupante per tutto il Paese. E l’Umbria e Perugia non sono esenti: nel 1986, infatti, la temperatura media nel capoluogo era di 13,3 gradi, adesso è passata a 15,8.

Lo scostamento del termometro nel ventennio 2000/2023 rispetto al 1985/1999, l’anno scorso è stato di +1.84 gradi, nel 2022 di 1.82 gradi. Le variazioni in aumento delle temperature durante l’estate sono perlopiù nei mesi di giugno e luglio, meno ad agosto. Ma non basta, perché ormai le notti tropicali fanno parte del clima perugino (e umbro naturalmente). Gli anni più problematici sono stati il 2003 (e chi non se lo ricorda, con 65 nottate con temperature sopra i 20 gradi), il 2012 (64) e il 2022 (ben 56). Poi c’è il 2017 (anno molto siccitoso con 49 notti), il 2015 (47) e l’anno scorso (ben 38). Nel 1986 furono 10, solo 12 nel 1989 e 8 nel 1997. Dal 2000 in poi si viaggia sempre sopra le venti notti over 20° (unica eccezione nel 2013, con 11, ma fu un’estate piovosa). Per non dire delle giornate sopra i 35 gradi: anche qui il picco è stato toccato nel 2003 (16), ben 15 nel 2022 con temperatura rilevata in collina; è chiaro che nelle zone di pianura della città le cose vanno molto peggio. Se si dà un’occhiata al freddo non c’è affatto da consolarsi: quelle 85 notti sotto zero nel 2005 sono un ricordo, così come le 73 del 2009. Nel ’23 sono state solo 16, nel ’22 appena 28. Ma anche qui la linea che mostra la tendenza è come tutte le altre: inesorabilmente in crescita. Le cause? "Stiamo pompando in atmosfera quantità esorbitanti di gas ad effetto serra – spiega Mattia Gussoni de ilMeteo.it - come l’anidride carbonica, il metano e il protossido di azoto; questi gas svolgono un ruolo cruciale nell’impedire che una parte dei raggi solari venga riflessa nello spazio, rimanendo quindi intrappolata nell’atmosfera terrestre. E questo provoca un aumento delle temperature in tutte le stagioni con conseguenze dirette anche in Italia".

Michele Nucci