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"Quasi 300 artisti e creativi hanno scelto di utilizzare il nostro territorio come base operativa con oltre 100 attività distribuite...
"Quasi 300 artisti e creativi hanno scelto di utilizzare il nostro territorio come base operativa con oltre 100 attività distribuite in più di 70 spazi, prevalentemente nel centro storico". Così l’assessore comunale Fabrizio Croce (nella foto) traccia il bilancio di “Wau – Weekend delle arti unite“ andato in scena sabato e domenica. "Un evento che ha trasformato la città in un vivace ‘flash-mob’ culturale di 48 ore", dice l’assessore per il quale "numerosi luoghi hanno aperto le porte per esposizioni, mostre e performance, offrendo l’opportunità di vivere l’arte in tempo reale, nei vari linguaggi e fasi creative. L’elevato interesse dimostrato dal pubblico rappresenta un riscontro positivo e significativo per questa iniziativa, pur nella sua spontaneità e imperfezione".
Su questo fronte è molto significativo il dato ricevuto dal gestore Saba, che aveva concesso una promozione speciale per i parcheggi di viale Pellini, viale Sant’Antonio e piazzale Europa. "Si è registrato un aumento del 37% degli ingressi nel complessivo totale rispetto allo scorso anno, un aumento del 18% specifico nei tre parcheggi convenzionati, che sale addirittura al 50% nel caso di viale Sant’Antonio, e un incremento generale del 7% rispetto alle presenze durante lo scorso fine settimana".
Per Croce "la scelta di realizzare l’evento in febbraio, mese tradizionalmente associato al ‘letargo’ dei perugini, è stata strategica, evitando sovrapposizioni con festival o eventi di grande richiamo e auspichiamo che il Weekend delle arti unite diventi un appuntamento periodico". L’assessore risponde anche alle sollecitazioni di Slc Cgil e di alcuni lavoratori del settore. "Comprendiamo – dice – che la ‘chiamata alle arti’ e i tempi ristretti per definire e comunicare gli obiettivi, possano aver ingenerato confusione tra coloro che operano in regime di volontariato e chi svolge un’attività professionale. Siamo anche consapevoli della fragilità di questa categoria e daremo avvio a un percorso per sviluppare un protocollo di buone pratiche che tuteli i diritti e la dignità degli operatori professionali della cultura".