
Cantieri
Perugia, 24 ottobre 2018 – Perugia-Terni, mai così distanti. Poco più di ottanta chilometri lungo la strada statale 3bis Tiberina (meglio nota come E45) che, dall’inizio dell’estate, sono diventati un Calvario. Sì, nel senso di Via Crucis: le cinque deviazioni che si incrociano lungo il percorso sono le «stazioni» che la fede cristiana ricorda il Venerdì Santo. Un’esagerazione? Certo, ma quei quasi trenta chilometri sul totale della strada per raggiungere Perugia da Terni (e viceversa, ovviamente) sono «un’esperienza mistica»: un’unica carreggiata, doppio senso di circolazione. Trenta chilometri: credete, sono tanti davvero. Da quando l’Anas ha aperto i cantieri di rinnovo e messa in sicurezza della strada 3bis Tiberina, viaggiare tra un capoluogo umbro e l’altro è un’impresa, figurarsi per chi lo deve fare quotidianamente (e non può scegliere altro che l’auto).
Non che quegli interventi non siano indispensabili e non sia opportuno realizzarli. Tutt’altro, soprattutto quando ci sono fondi disponibili, da spendere subito (cosa nient’affatto che scontata in questo periodo storico). Ma certo che, alle soglie del 2019, sembra impensabile che per fare ottanta chilometri ci si possa impiegare anche un’ora e mezza. Non è un’esagerazione, no. Lasciatevelo dire da chi quella strada la conosce come le sue tasche. Un dato, banale, se si vuole: nelle aree accanto ai cantieri, dove la circolazione viaggia su una sola carreggiata, a doppia corsia, non si dovrebbero superare i 40 chilometri orari. E i conti sono presto fatti. Ancora. Non sempre l’ingresso nella ‘carreggiata unica’ è agevole: quando il traffico è appena più intenso si creano code, anche di 10-20 minuti. Figurarsi se ci si trova in un tratto in lieve salita e si è capitati dietro un camion: occorre armarsi di pazienza e buona musica. Ma intanto il tempo passa e la vita scorre. Proprio su quella strada che, visti i collegamenti ferroviari ‘complicati’, dovrebbe garantire rapidità e sicurezza. Sarà un periodo, certo. I lavori prima o poi finiranno, è ovvio. Ma il tempo medio di percorrenza tra Perugia e Terni, quando il traffico è neanche troppo intenso, scende difficilmente sotto l’ora e un quarto.
Eccolo il viaggio. Procedendo da Perugia verso Terni, il primo cantiere si trova allo svincolo per Pantalla/Collazzone: e via, su una corsia, guardando negli occhi chi ti passa accanto (non sfrecciando, se sei fortunato). La seconda «stazione» è a Fratta Todina, nuovo restringimento, altre possibili file. E ancora cantieri a Collevalenza, Acquasparta e San Gemini Nord: viene faticoso anche solo raccontarlo... Poi, penserà chi quella strada non la frequenta: c’è Terni, sei arrivato. No, l’ultima problematica: è chiusa la rampa che conduce a Terni Nord. Quindi via, un altro giro quasi fino al Tubificio e prendi la strada statale Umbro-Laziale 675, il Raccordo Terni-Orte per intenderci. Dite voi, adesso, se parlare di Calvario è ancora esagerato. Altro che «Pronipoti», il cartone che raccontava quarant’anni fa un Duemila nel quale ci si spostava allegramente, senza incidenti né traffico, su colorate navette spaziali.
No, questa è l’Italia delle Infrastrutture, siamo pur sempre nel Terzo Millennio, ma due città che distano ottanta chilometri oggi si ritrovano lontane, lontanissime.