ALESSANDRO ORFEI
Cronaca

"Pesano energia e inflazione Ma dobbiamo essere ottimisti"

Umbria in chiaroscuro nel Glocal economic day organizzato da Esg89 in occasione della presentazione del 29esimo Annuario dell’economia

di Alessandro Orfei

Un’Umbria in chiaroscuro è quella che è emersa dal Glocal economic day, organizzato da Esg89 in occasione della presentazione del 29esimo Annuario dell’economia umbra. Una giornata di studi, approfondimenti e dibattiti, nella quale il presidente di Esg89, Giovanni Giorgetti, è stato capace di radunare imprenditori di primo piano, sindacati, istituzioni e associazioni di categoria. Il tutto per tracciare insieme un’analisi della situazione della regione, anche in vista delle nuove sfide come attuazione del Pnrr o nuova programmazione europea. "L’inflazione e il costo dell’energia influiscono, ma noi dobbiamo essere ottimisti. L’Umbria è ripartita ma noi dobbiamo accelerare", ha detto Giorgetti commentando i lavori. "Per ripartire serve una sanità all’altezza e protezioni sociali adeguate", ha spiegato il segretario generale della Cgil dell’Umbria, Vincenzo Sgalla nel suo intervento. "Gli indicatori economici ci collocano con le regioni del sud e per rilanciarsi – è il punto di vista di Angelo Manzotti, segretario generale Cisl Umbria – dobbiamo lavorare in maniera sinergica su sostenibilità ambientale e sociale, come investire sulle filiere produttive che sono eccellenza". La sfida della globalizzazione è stata la parola d’ordine del confronto tra Federico Malizia (Ciam Spa e Confindustria Perugia) e Manuel Boccolini (Manini prefabbricati). Sotto osservazione l’attrattività dell’Umbria, "strettamente collegata alle infrastrutture e l’assenza di alta velocità è grave. E’ indispensabile il raddoppio della Orte Falconara e della Foligno – Terontola, per agganciarci all’alta velocità. Solo così sarà possibile attrarre manager", è l’idea di Boccolini. "L’Umbria è una terra di grandissima potenzialità. Partiamo però da un pregresso di stipendi più bassi della media nazionale e di governance aziendale, dove le realtà fanno fatica ad andare oltre la seconda generazione", ha detto Malizia, ricordando anche l’importanza della sfida della digitalizzazione.

Della situazione del caro bollette ha parlato il direttore di Confindustria, Simone Cascioli: "La Germania ha investito molto più dell’Italia per aiutare le imprese, noi ce la faremo perché abbiamo tanti imprenditori che lavorano e trovano soluzioni". Dopo la presentazione dell’Annuario, strumento che censisce le aziende e che quest’anno diventa ‘phygital’, la discussione è entrata nel merito della formazione, vedendo schierati Rolando Marini (Pro Rettore UniStra di Perugia), Giampaolo Malizia (Ntp Project), Nicola Modugno (Its Umbria) e Giorgio Mencaroni (Camera di Commercio). Unanime l’idea di tenere in Umbria i giovani che si formano e sui quali si investe. Per far questo, Mencaroni ha annunciato l’intenzione di varare un progetto, coinvolgendo imprenditori, per far fare stage retribuiti nelle aziende, così possano essere inseriti nella produzione.

"L’Umbria – ha detto il vicepresidente della Regione, Roberto Morroni – sta meglio di tre anni fa. Abbiamo cambiato il modello di sviluppo, prima basato sulle risorse pubbliche e la pubblica amministrazione. Noi abbiamo messo al centro le aziende, dopo anni di vischiosità nella produzione di Pil. L’Umbria, anche grazie alla nostra campagna promozionale, sta puntando – ha proseguito Morroni – sul diventare un territorio di qualità e di eccellenza. Siamo all’inizio di questo percorso ma vogliamo fare dell’Umbria il sinonimo della qualità. Crediamo nel futuro e nel balzo in avanti che dovrà fare il fattore umano".