Sono Finapp, spin-off dell’Università degli Studi di Padova, e la finlandese CH-Bioforce le due start-up che si aggiudicano la seconda edizione di "BeLeaf: be the future", la call ideata da Philip Morris Italia per rendere la filiera agricola italiana del tabacco "sempre più innovativa, sostenibile e digitalizzata". L’annuncio e la premiazione sono arrivati durante l’evento finale che si è tenuto ieri a Palazzo Donini, sede della Giunta regionale, presenti tra gli altri Marco Hannappel, presidente e ad di Philip Morris Italia, la governatrice Donatella Tesei, Gennarino Masiello (vicepresidente di Coldiretti e presidente di Ont), Angelo Frascarelli presidente Ismea, gli onorevoli Filippo Gallinella, Raffaele Nevi e Salvatore De Meo.
Realizzata con Almacube (innovation hub e incubatore certificato dal Ministero dello sviluppo economico) e con Skipsolab, la "call for innovation" si è rivolta a start-up, spin-off e piccole-medie imprese nazionali e internazionali (280 sono state quelle contattate, più di un terzo da altri Paesi europei) che hanno sviluppato tecnologie e soluzioni applicabili al settore agritech e in particolare per tutto ciò che riguarda la coltivazione, la raccolta e la lavorazione del tabacco. "Quella del tabacco – sottolinea l’assessore regionale all’agrocoltura Roberto Morroni – è una filiera che vuole innovarsi e guardare al futuro". È stata anche sottolineata la scelta di fare in Umbria l’agritech innovation day perché tra le principali regioni produttive di tabacco (insieme a Veneto, Campania e Toscana) ed inoltre quella dove Philip Morris ha il proprio centro operativo. Durante la premiazione, le tre start-up finaliste (l’altra era l’inglese Altered Carbon), che hanno svolto sei settimane di co-progettazione e di disegno della propria soluzione con esperti della Philip Morris, hanno presentato la soluzione preparata durante il co-design. "Alla fine – racconta Hannappel – sono state scelte due vincitrici che avranno la possibilità di avviare un anno di collaborazione con Philip Morris Italia". Finapp prevede l’installazione di sonde per la misurazione in tempo reale dell’umidità del suolo e del volume di acqua presente nella biomassa per consentire l’efficientamento dell’uso della risorsa irrigua; CH-Bioforce, invece, attraverso il riutilizzo dei materiali di scarto per la produzione di materiale di alto valore, favorisce lo sviluppo di una economia circolare sostenibile.
I numeri: sono state oltre 280 le start-up contattate per la seconda edizione della “Call for Innovation”, 112 le applicazioni ricevute, di cui 93 effettivamente inviate per la valutazione; 15 le start-up per la sessione di presentazione progetto “Pitching Day”; 3 le start-up scelte per la fase di co-design (Altered Carbon, CH Bioforce e Finapp): un percorso di 6 settimane di disegno della propria soluzione con esperti Philip Morris.
Silvia Angelici