
Complesso abitativo
“Vivere Gubbio“, il progetto di social housing di via Madonna dei Perugini, sembra aver trovato i binari giusti e sta producendo numeri confortanti. Sui trentatré appartamenti in locazione a canone convenzionato presenti nella struttura eugubina sono infatti diciassette i nuclei totali che si sono insediati nelle abitazioni. Di questi, sei sono legati a iniziative del terzo settore; in particolare, quattro appartamenti sono relativi al progetto di accoglienza Sai (Sistema Accoglienza Integrazione) di Gubbio, mentre due sono a disposizione della Cooperativa Muni che, in collaborazione con la Caritas diocesana, offre soluzioni di co-housing ad anziani autosufficienti. Gli altri undici appartamenti sono stati invece assegnati ad altrettanti richiedenti che hanno soddisfatto tutti i requisiti dell’avviso del progetto Vivere Gubbio: si tratta prevalentemente di anziani in coppia o soli, ma non mancano giovani coppie e genitori separati, anche con figli a carico. Un nuovo ingresso, il 18esimo, è in fase di perfezionamento. A dicembre inoltre è stata attivata anche la sala comune per le attività di socializzazione. La società Prelios che gestisce il complesso con convenzione del 2018, l’aveva proposta come uno degli obiettivi principali del progetto, al fine di dare vita ad una comunità attiva, sostenibile, favorendo la nascita di un gruppo. Dallo scorso gennaio è uscito il nuovo avviso che dà la possibilità di candidarsi al progetto per tutto il 2025 o fino a riempimento dei 16 appartamenti in locazione attualmente disponibili. L’avviso resterà aperto tutto l’anno per coloro che non sono in grado di soddisfare sul mercato le proprie esigenze abitative, ma hanno redditi superiori a quelli che danno diritto all’assegnazione di case popolari.
Federico Minelli