Piano trasporti, critiche dal Comune : "Non siamo stati consultati . E tariffe già decise dalla Regione"

Palazzo dei Priori attacca la Giunta sul Prt. "Fase partecipativa calendarizzata in estate e avviata prima del nostro insediamento. Impossibile intervenire e valutare l’impatto economico sui cittadini".

Piano trasporti, critiche dal Comune : "Non siamo stati consultati . E tariffe già decise dalla Regione"

Il trasporto pubblico in Umbria, compreso quello scolastico, al centro delle polemiche

Formalmente si tratta ‘soltanto’ di un incarico a rappresentare il Comune nella Valutazione ambientale del nuovo Piano dei trasporti regionale (Prt). Ma dentro ci sono una serie di posizioni, anzi di critiche della Giunta comunale a Palazzo Donini e all’assessore Enrico Melasecche, destinate a incendiare la ripresa dei lavori dopo le vacanze. Così nella delibera di Giunta dei giorni scorsi, la sindaca e gli assessori scrivono chiaro e tondo che "considerata la rilevanza delle tematiche, oggetto del Piano dei trasporti, e l’impatto delle scelte progettuali in esso contenuti (...) sarebbe stato auspicabile un confronto con gli enti locali sui contenuti del Prt in fase di elaborazione".

E ancora: "La possibilità per il Comune di Perugia di esprimere osservazioni in merito ai contenuti del Prt, che pure incide in maniera significativa sul territorio comunale e sullo scenario di mobilità urbana, è quindi stata limitata alla fase partecipativa propedeutica alla procedura di Valutazione ambientale strategia (Vas), peraltro calendarizzata nel periodo estivo e avviata prima dell’insediamento della nuova amministrazione" scrive la Giunta. Che poi entra nel dettaglio delle questioni, a cominciare dalle tariffe (biglietti e abbonamenti) che dovranno pagare i passeggeri probabilmente a partire dal 2026.

"Il Prt non si limita ad individuare i criteri per la determinazione delle tariffe come prevedono le norme – afferma l’Esecutivo di Palazzo Donini - ma progetta il sistema tariffario, arrivando a definirne l’architettura, la suddivisione in zone, le politiche tariffarie mirate; stante il mancato confronto, il Comune di Perugia non è oggi in grado di esprimere un giudizio sulla congruità delle tariffe che i propri cittadini dovranno pagare per accedere al Trasporto pubblico, né può valutare l’impatto economico delle stesse non solo sul Pef del futuro contratto di servizio, ma anche sul Pef del sistema Minimetrò, già inserito nella comunità tariffaria del biglietto - Unico Perugia".

Nel caso del capoluogo inoltre – continua la Giunta – il Prt ha previsto la localizzazione di due depositi, interrompendo il percorso di confronto che con l’ente stesso era stato avviato e senza alcun riferimento a criteri di localizzazione dei depositi stessi attenti alla sostenibilità ambientale e alla minimizzazione del consumo di suolo". E poi l’ultimo passaggio: "Lo scenario oggi delineato con il Prt per il trasporto pubblico, in particolare con l’introduzione di un nuovo modello di esercizio ferroviario, modifica in maniera sostanziale il quadro di riferimento per la rete di Tpl urbana perugina integrata con il trasporto regionale, rischiando di vanificare l’attività pianificatoria dell’Ente e rendendo già inefficace quanto trasmesso e incluso nella procedura di gara in corso".