È partita una nuova fase dei lavori di riqualificazione e ripavimentazione di piazza 40 Martiri. Il cantiere, com’era previsto nella tabella di marcia iniziale, è in continuo movimento per permettere lo svolgimento di determinate attività nel tentativo di essere, per quanto fattibile, il meno ingombrante possibile. Dopo le festività natalizie, nel corso delle quali la piazza ha ospitato i mercatini di Natale e la ruota panoramica che hanno offerto uno straordinario colpo d’occhio ai turisti, le operazioni si sono nuovamente spostate anche all’imbocco via della Repubblica, davanti "l’Orologio". La presenza dei macchinari è certamente ingombrante, ma è stato ricavato un passaggio pedonale che collega, a piedi, la piazza con corso Garibaldi. Discorso diverso per le auto, il cui transito è stato ampiamente modificato fino al termine dei lavori (previsto, almeno per questa fase, per il 24 febbraio 2025), con un divieto di circolazione nel tratto di via della Repubblica compreso tra corso Garibaldi e piazza 40 Martiri.
Un’altra parte della piazza che è al momento interessata dalle operazioni è quella dei Giardini grandi, teatro nei giorni scorsi di proteste anonime. Sono stati infatti affissi dei cartelli che lamentavano una mancata cura del verde pubblico, specie in quell’area, alquanto sotto osservazione; a questo si è unito un duro comunicato della sezione eugubina di "Salviamo il Paesaggio" che chiede maggiore rispetto dei giardini pubblici, fiore all’occhiello e spesso cartolina di presentazione della città eugubina. Simili proteste si erano verificate anche per i giardini piccoli, ai quali era stata dedicata una delle prime parti dei lavori e che infatti vanno ormai solamente ritoccati, ma offrono già un assaggio della piazza che sarà. È bene ricordare che, al di là delle singole vedute, dei lavori totali da 5 milioni di euro non possono che far bene ad una città come Gubbio che, con l’aspirazione turistica che porta con sé, deve sempre puntare ad innovarsi e a stare al passo con i tempi. Mantenendo, questo è necessario, il giusto legame con le tradizioni e con il passato, pura linfa vitale per Gubbio e per tutti gli eugubini.
Federico Minelli