Anche Terni ha un centro di ascolto della Comunità Incontro Onlus dedicato ai temi delle dipendenze. La nuova struttura è stata inaugurata nel pomeriggio di ieri alla presenza delle autorità cittadine e dei rappresentanti della Comunità Incontro, guidati dal capo struttura Giampaolo Nicolasi insieme ai membri del direttivo, ai professionisti dell’equipe multidisciplinare e ad alcuni ragazzi impegnati nel percorso terapeutico. Il centro, denominato “Rifugio Sole“, è operativo al civico 19 di Piazza della Pace, nel cuore dello storico Quartiere Italia, in una struttura messa a disposizione dal Cesvol di Terni. "Il nome non è stato scelto a caso – dicono dal centro di recupero fondato da don Pierino Gelmini –: evoca infatti quello di una struttura della Comunità già esistente a Terni negli anni ’90, e che diede molto al territorio in termini di supporto e vicinanza".
L’iniziativa, nasce nell’ambito della collaborazione sociale avviata tra la struttura terapeutica che ha la sua “casa madre“ a Molino silla di Amelia e padre Stefano Tondelli, della Caritas diocesana, finalizzato ad assicurare al territorio un punto di riferimento di “prossimità” in cui trovare ascolto, assistenza psicologica informazione sulle sostanze e le relative conseguenze. Un centro, ubicato in un quartiere storicamente “complesso” ma a disposizione di tutta la città, che svolgerà una concreta forma di aiuto e orientamento alle famiglie e alle persone con dipendenze patologiche. Il centro è a disposizione del pubblico nelle giornate di martedì e giovedì dalle 17 alle 21. Presenti psicologi e operatori sociali (info e contatti [email protected] - 0744 9771).
Le problematiche legate alle dipendenze e all’uso di sostanze purtroppo anche nella seconda città dell’Umbria, raggiungono numeri da criticità sociale. In occasione dell’inaugurazione di “Rifugio Sole” sono stati resi noti alcuni dati: relativamente ai contatti avuti nel corso dei mesi, lo staff dell’equipe multidisciplinare della Comunità Incontro Onlus, ha potuto evidenziare, tramite somministrazione di questionario anonimo, su un campione di 372 persone (172 uomini e 200 donne), in età compresa tra i 13 ed i 19 anni, tramite il contatto diretto con le Unità di Strada, presso la Struttura e il Centro di Ascolto, 175 giovani dichiarano di aver usato sostanza almeno una volta e come età di primo contatto è rintracciabile nella fascia 13-15 anni. In merito a questo 83 persone hanno assunto come prima sostanza la cannabis, seguita dal tabacco e dall’alcol, in compagnia di amici durante il tempo libero. "Tale dato è allarmante soprattutto data la giovane età dei consumatori", commenta la Comunità Incontro.